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Ginnastica, Fate col freno tirato “consapevole”. Olimpiadi nel mirino, tra problemi e certezze. Scenario cambiato, ma…

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Le Fate hanno gareggiato un po’ col freno a mano tirato durante il concorso generale individuale dei Campionati Italiani Assoluti. Tutto secondo pronostico, visto che mancano due settimane alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e bisogna preservare il fisico evitando infortuni e problematiche di vario genere. Gli esercizi eseguiti dalle quattro azzurre che vedremo in Giappone non erano infatti al massimo delle potenzialità in termini di difficoltà e non si è tirato a lucido su tutti gli attrezzi, a tratti è mancato qualcosa in termini di esecuzione e ci sarà spazio per correggere alcune sbavature.

Il tempo per prepararsi è ormai finito, venerdì prossimo si partirà alla volta del Sol Levante e domenica 25 luglio si scenderà in pedana per il turno di qualificazione (tra l’altro dalla complicata prima suddivisione). Il DT Enrico Casella ha chiaramente dichiarato che non si è visto tutto al corpo libero e che la situazione fisica delle nostre portacolori è sostanzialmente recuperata, anche se Alice D’Amato ha un lieve fastidio al polpaccio (motivo per cui ha rinunciato al corpo libero) e Giorgia Villa continua a risentire di alcuni fastidi alla schiena (ragione per cui si deve limitare al semplice avvitamento al volteggio).

Ottimi sprazzi di ginnastica non sono mancati. Pensiamo alle parallele asimmetriche di Giorgia Villa (14.200, 5.7) e Martina Maggio (14.250, 5.9), la trave della stessa bergamasca (13.950, 5.8), il doppio avvitamento al volteggio di Asia e Alice D’Amato. La capitana della Fate ha vinto il suo terzo tricolore all-around, superando la genovese e la brianzola, incappata di un doloroso errore finale al quadrato senza il quale sarebbe salita sul gradino più alto del podio. Ripetiamo che la gara di oggi non interessava più di tanto dal punto di vista dei risultati, ma era importante capire lo stato di forma delle azzurre e fare un punto della situazione sul loro livello in gara: tutto sommato bene, ma siamo consapevoli che ai Giochi servirà davvero alzare l’asticella se ci si vuole qualificare alla finale a squadre. Oggi abbiamo visto una squadra: hanno gareggiato insieme nella stessa rotazione e si sono rincuorate l’una con l’altra, dando prova di compattezza (non che ci fossero dubbi).

Va ribadito per l’ennesima volta: purtroppo gli equilibri sono cambiati rispetto ai Mondiali 2019, quando le Fate vinsero una storica medaglia di bronzo nella gara a squadre. Quella era la nostra migliore formazione nella sua migliore forma psico-fisica, lanciatissima per sognare nella rassegna a cinque cerchi. La pandemia ha rovinato tutto, le ragazze sono maturate, sono cambiate tante cose e lo slancio non è sicuramente quello dei giorni migliori. USA e Russia sono inarrivabili, Cina e Gran Bretagna si sono rafforzate, la Francia è sempre solida. In queste ragazze, però, bisogna avere fiducia fino all’ultimo e le risposte arrivate dal Pala Vesuvio di Napoli sono state anche discrete. Domani spazio alle Finali di Specialità, possibili alcuni forfait per evitare spiacevoli sorprese. E mancava Vanessa Ferrari, che ai Giochi può tirare fuori il corpo libero della gloria imperitura.

Foto LiveMedia/Filippo Tomasi

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