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Ginnastica, Giorgia Villa: tris tricolore di spessore. Schiena limita-volteggio, brividi al libero e una trave olimpica…

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Giorgia Villa ha fatto festa al PalaVesuvio di Napoli, laureandosi Campionessa d’Italia all-around per la terza volta in carriera. La bergamasca ha trionfato vincendo un tiratissimo duello con Martina Maggio, che ha pagato a caro prezzo una caduta nell’ultima diagonale al corpo libero. La 18enne sale sul gradino più alto del podio dopo i sigilli del 2018 (ancora da junior) e del 2020 (a pari merito con Asia D’Amato).

Tre tricolori nel concorso generale individuale sono un bottino decisamente importante, riuscito in passato davvero a poche ginnaste: Vanessa Ferrari comanda l’albo federale con sette affermazioni, Laura Bortolaso è a quota sei di fila (1979-1985), Miranda Cicognani ne portò a casa cinque negli anni ’50 e Giulia Volpi lo fece a suo tempo, 4 per Adriana Biagiotti e Anna Maria Gelbini, 3 per Laura Micheli e Angela Alberti.

Un po’ di storia giusto per dare peso al sigillo odierno della capitana della Fata, che è in preparazione per le imminenti Olimpiadi di Tokyo 2021 e non ha potuto fare la gara perfetta. Il trionfo in terra capitana è giunto nonostante qualche dolore alla schiena che le impedisce di eseguire il doppio avvitamento al volteggio e due errori importanti al corpo libero (con tanto di botta che ha fatto temere un infortunio per qualche minuto).

Le prove di rilievo tra parallele asimmetriche e trave le hanno però permesso di imporsi e di ritrovare anche un po’ di ottimismo per i Giochi. Oggi si è anche giocato di squadra, provando a simulare quello che succederà nel Sol Levante, e le quattro azzurre si sono aiutate a vicenda, provando a uscire dai rispettivi momenti di difficoltà che inevitabilmente ci saranno anche nella gara a cinque cerchi. Giorgia è stata brava a non perdere la bussola lungo le quattro rotazioni e ha beneficiato anche della sbavatura di Martina Maggio, senza la quale il titolo avrebbe preso un’altra via.

La 18enne potrebbe davvero giocarsi un posto in finale alla trave alle Olimpiadi, a patto di tirare fuori un esercizio di rilievo (ne è sicuramente capace). Oggi si è spinta fino a 13.950 (5.8 il D Score) e ha i mezzi per provarci. Inoltre avrà il compito di affiancare Maggio (potrebbe provarci anche lei sui 10 cm, ma appare più complicato) e le gemelle D’Amato nel tentativo di qualificarsi alla finale a squadre per poi cercare la magia nell’atto conclusivo. I tempi del bronzo dei Mondiali 2019 sembrano essere lontani, ma…

Foto LiveMedia/Filippo Tomasi

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