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Ginnastica, Maggio e D’Amato in top-20 all-around. Domani in Italia, tifo per Ferrari: “Forza Vanessa, sventola il tricolore”

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Martina Maggio e Alice D’Amato hanno preso parte alla finale all-around delle Olimpiadi di Tokyo 2021, dove è stata incoronata la statunitense Sunisa Lee. La brianzola ha concluso in 19ma posizione col totale di 52.565 punti, mentre la genovese ha terminato in 20ma piazza col punteggio di 51.899. Entrambe le azzurre sono incappate in alcune sbavature, ma possono ritenersi soddisfatte di come hanno concluso la loro avventura ai Giochi.

Entrambe sono state protagoniste in qualifica e nella finale a squadre, dove l’Italia si è appena quattro decimi da quella che sarebbe stata una storica medaglia di bronzo. Avevano sulle spalle rispettivamente 10 e 12 esercizi eseguiti tra domenica e martedì, oggettivamente la fatica si è fatta sentire in maniera comprensibile e non è certo un piazzamento leggermente peggiore rispetto alle loro potenzialità che muta il giudizio sulle loro prestazioni in Giappone.

Le nostre portacolori torneranno in Italia già domani, visto che non hanno più gare da disputare e il protocollo prevede un rientro in Patria nel giro di 48 ore (Lara Mori è già stata abbracciata nella sua Toscana, ad esempio). Nella capitale nipponica resterà così soltanto Vanessa Ferrari, che lunedì 2 agosto disputerà la Finale di Specialità al corpo libero con il desiderio di conquistare la tanto agognata medaglia a cinque cerchi. Le due azzurre scese in pedana oggi pomeriggio all’Ariake Gymnastics Centre hanno rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della Federginnastica.

MARTINA MAGGIO:Ho dovuto semplificare la riga in avanti al corpo libero togliendo il doppio teso, per il solito problema al ginocchio che mi assilla dalla prova podio, ma sono contentissima di come è andata la finale. Non avevo nulla da perdere, anzi, al contrario, volevo proprio godermela. C’è stata una piccola imperfezione alle parallele, per il resto nulla da dire. Adesso me ne andrò con tanta felicità nel cuore, perché la mia carriera è stata complicata, piena di infortuni, ed essere qui era già un grande traguardo. Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato a raggiungerlo: i miei tecnici, la mia famiglia e, in modo particolare, il mio fisioterapista, Salvatore Scintu, che mi ha rimesso in piedi. Sono felice per Suny (l’americana Sunisa Lee), è una ginnasta molto forte, una bravissima persona e, sinceramente, io tifavo per lei. Seguiremo Vanessa dall’Italia, è il suo momento. Se lo merita, ha tanta esperienza. Deve pensare soltanto a fare il suo. Forza Vany, sventola il tricolore anche per noi!”.

ALICE D’AMATO:Dopo dodici esercizi in cinque giorni mi sento un po’ cotta. Però ho portato a casa tre competizioni alle Olimpiadi, che non sono proprio come le gare regionali. Quindi, la di là della stanchezza e dei dolorini, c’è tanta soddisfazione. Iniziare alla trave non è mai facile e, malgrado la caduta, penso di aver portato a termine un buon esercizio. A corpo libero e volteggio ho provato a resettare l’errore precedente, poi in parallela mi son detta, tentiamo di fare l’uscita con mezzo, tanto non avevo nulla da perdere. L’ho sporcata, ma almeno c’ho provato. Questi Giochi mi lasciano un ricordo bellissimo, credo di aver fatto alla grande le prime due gare, in qualifica e nella finale a squadre, mi sono tolta le mie soddisfazioni. Anche questa però non è andata male, dai. Ho seguito poco la lotta al vertice, tuttavia sono rimasta incantata dalla Andrade. Con i problemi fisici che aveva avuto ha fatto un’Olimpiade eccezionale. Peccato quelle uscite di pedana proprio al fotofinish, l’emozione di correre per il titolo gioca brutti scherzi. Domani ripartiamo per l’Italia, non vedo l’ora di abbracciare la mia famiglia. Poi un po’ di vacanza, dal 16 di agosto siamo a Riccione, e da settembre si ricomincia. Non si molla mai!”.

Foto: Lapresse

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