Ginnastica, Nina Derwael vs Sunisa Lee: duello mostruoso per l’oro alle parallele. Le Olimpiadi si infiammano

Nina Derwael vs Sunisa Lee, probabilmente uno dei duelli più attesi tra gli appassionati di ginnastica artistica alle Olimpiadi di Tokyo 2021. La finale alle parallele asimmetriche, in programma domenica 1° agosto (), si preannuncia decisamente appassionante e avvincente, caratterizzata da un roboante testa a testa tra queste due fuoriclasse che hanno decisamente una marcia in più sugli staggi e lo hanno dimostrato durante le prime tre uscite di questa rassegna a cinque cerchi.

La belga si presenta col miglior punteggio di qualifica (15.366 contro il 15.200 della statunitense), ma la fresca Campionessa Olimpica all-around ha saputo batterla di millesimi proprio durante la gara che l’ha incoronata sul giro completo. Sono due specialiste di razza che si distinguono per gli impeccabili collegamenti, per la precisione e per un’eleganza davvero sopraffina. Si viaggia su D Score elevatissimi, attorno a 6.7-6.8: sono davvero di un altro pianeta. Nina Derwael ha 21 anni e ha vinto gli ultimi due Mondiali (2018 e 2019). Sunisa Lee ha 18 anni e fu bronzo iridato a Stoccarda 2019, ma adesso è entrata in una nuova dimensione e il trionfo nel concorso generale ottenuto giovedì scorso l’ha sicuramente galvanizzata.

Le due contendenti principali risultano imbattibili in caso di esercizio privo di grossi errori. A quel punto si aprirebbe una lotta serratissima per la medaglia di bronzo: la russa Angelina Melnikova (Campionessa d’Europa di specialità e bronzo all-around due giorni fa) si mette in pole position insieme alla connazionale Anastasiia Iliankova, pronte per un’intensa sfida con la cinese Yilin Fan, che fu Campionessa del Mondo nel 2015 e nel 2017 ma steccò i Giochi di Rio 2016 mancano l’accesso alla finale. Da tenere in considerazione anche l’altra funambolica cinese Yufei Lu e la solida tedesca Elisabeth Seitz, mentre la francese Melanie De Jesus Dos Santos entra per sostituire Simone Biles e proverà a fare saltare il banco.

Foto: Lapresse