Artistica
Ginnastica, Olimpiadi Tokyo: le pagelle dell’Italia. Vanessa Ferrari imbattibile, Fate gladiatorie: 4 finali!
L’Italia è stata grandissima protagonista nelle qualificazioni delle Olimpiadi di Tokyo 2021. Le azzurre hanno staccato il biglietto per la finale a squadre, offrendo una prestazione di spessore. Vanessa Ferrari si è qualificato per l’atto conclusivo al corpo libero col primo posto, in finale all-around accedono invece Alice D’Amato e Martina Maggio. Di seguito le pagelle delle italiane di ginnastica artistica nelle qualifiche dei Giochi Olimpici.
PAGELLE ITALIA GINNASTICA OLIMPIADI
VANESSA FERRARI: 10. Una vera e propria Regina che trascende lo spazio e il tempo, il metronomo della ginnastica artistica italiana, la donna che ha cambiato i connotati di questa disciplina alle nostre latitudini. Un talento maestoso, una fuoriclasse straripante, un’icona della Polvere di Magnesio che a 30 anni abbondanti è ancora qui a dettare legge e a rivestire a un ruolo da protagonista. Imperiale e monumentale, trasfigurazione di un corpo libero straripante, con cui travolge l’onda d’urto di una concorrenza fortissima: anche Simone Biles si è dovuta inchinare alla prova dell’azzurra, magistrale sulle note di “Con te partirò”.
Quattro diagonali perfettamente stoppate, 14.166 da brividi (5.9 il D Score), primo posto nella classifica di specialità. Lunedì 2 agosto l’appuntamento con la caccia alla medaglia, l’obiettivo di una carriera intera. Non solo questo: una capitana magistrale che ha aiutato le Fate con grandissima personalità nel raggiungere la finale a squadre, tra volteggio e trave si è sacrificata per la causa comune con una professionalità encomiabile.
ALICE D’AMATO: 8. Solidissima tra volteggio (14.333 col doppio avvitamento) e alle amate parallele asimmetriche (14.233), resta in piedi con grande caparbietà alla trave (12.600), chiude magicamente al corpo libero con un 13.033 che permette di sorpassare il Giappone. Non aveva gareggiato tanto in stagione, quando contava ha risposto presente. Migliore azzurra sul giro completo, la rivedremo nella finale all-around.
MARTINA MAGGIO: 7. La brianzola conferma continuità, ecletticità e concretezza su tutti gli attrezzi. Ha aperto ben tre rotazioni, rompendo il ghiaccio all’esordio e segnando la rotta per la compagna: un ruolo tutt’altro che semplice, soprattutto in questo contesto. Scartato il suo avvitamento e mezzo al volteggio (14.100), alle parallele è stata brava (13.700) evitando così la fatica a Vanessa Ferrari, alla trave è riuscita a restare su anche se poteva addirittura fare meglio del 13.066. Al corpo libero, invece, un piccolo acciacco fisico l’ha limitata (12.700).
ASIA D’AMATO: 7. Si è davvero rammaricata tanto per la caduta al corpo libero (11.833), temeva che potesse costare la finale a squadre. In realtà la genovese è stata bravissima in precedenza: non era il suo giorno migliore ma 14.233 col dty alla volteggio, 13.933 sugli staggi e un 13.133 di spessore alla trave, proprio in un momento topico.
LARA MORI: 7. La toscana ha dato il massimo al corpo libero, si è esibita da individualista sulle note dei Queen e ha ottenuto un buon 13.400. Meritava tantissimo questa presenza alle Olimpiadi dopo una carriera di sacrifici e di assoluto livello, ha onorato i Giochi come meritano. Sostegno da applausi per le altre azzurre, le ha affiancate a bordo pedana e non esageriamo nel dire che ha contribuito alla finale a squadre con la sua personalità.
Foto: Federginnastica