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Ginnastica, Olimpiadi Tokyo: l’Italia sfiora il bronzo. Le pagelle delle azzurre. Ferrari inossidabile, Fate da cardiopalma

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L’Italia ha accarezzato la medaglia di bronzo nella gara a squadre di ginnastica artistica alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Le azzurre si sono fermate ad appena quattro decimi dalla Gran Bretagna, mancando il terzo gradino del podio per un soffio. Si tratta del miglior risultato della storia moderna, ancora una volta la Nazionale ha saputo regalare emozioni come due anni fa ai Mondiali quando la cavalcata si concluse con la medaglia di bronzo. Di seguito le pagelle dell’Italia nella finale a squadre di ginnastica artistica alle Olimpiadi di Tokyo 2021. 

PAGELLE ITALIA GINNASTICA FINALE SQUADRE OLIMPIADI

VANESSA FERRARI: 9,5. Non doveva essere in squadra e avrebbe dovuto partecipare a queste Olimpiadi da individualista, ma all’ultimo minuto è stata chiamata a sostituire l’infortunata Giorgia Villa e tira fuori l’ennesimo capolavoro di una carriera da antologia. Piazza la sua proverbiale zampata al corpo libero (14.100) in apertura di gara, poi timbra il doppio avvitamento al volteggio, si rimette in panchina e inizia a sostenere le giovani compagne.

Siamo convinti che a metà gara, quando le azzurre hanno girato in terza posizione, alla Campionessa del Mondo 2006 si sia figurato in mente un disegno che poi non si è materializzato per appena quattro decimi. Gli errori in serie delle avversarie stavano aprendo spiragli, una veterana del suo calibro ha letto la dinamica di gara e ha agito da vera leader. Per un soffio giù dal podio, ancora una volta. Ma lunedì prossimo… Guerriera.

ALICE D’AMATO: 8,5. Forse si figurerà in mente il saltello in uscita dalle parallele, ma non deve farlo perché questa gara dell’Italia è stata da incorniciare e nessuno ha sbagliato meno di noi. La genovese ha gettato il cuore oltre l’ostacolo al corpo libero dove continua a palesare una crescita interessante (13.100), non è pulitissima sul dty alla tavola (14.166), ma agli staggi tenta l’esercizio da 6.0 e timbra 14.166. Sulla trave sale per ultima, sa che serve un 13.5 abbondante per conquistare la medaglia. Troppo per le sue corde, ma ci prova. Encomiabile.

ASIA D’AMATO: 8. Risulta la migliore al volteggio con un dty di sostanza (14.266), dopo che al corpo libero aveva eseguito delle interessanti diagonali acrobatiche, in grandissimo spolvero (13.166). Forse un filo sotto alle attese sugli staggi (13.900), la trave non è il suo pezzo forte ma ha la missione di restare in piedi e lo fa col cuore in apnea (12.900). Splendida.

MARTINA MAGGIO: 8. Un voto alla caparbietà, alla grinta, alla tigna e alla freddezza mentale. La brianzola ha un leggero problema fisico e non è al top, ma con estrema professionalità entra a metà gara per prendere il posto di Vanessa Ferrari, quando il quartetto è lanciato verso il sogno: 13.433 sugli staggi e 13.075 sui 10 cm, ha nelle corde punteggi più elevati ma oggi contava non commettere errori vistosi e la 20enne fa la differenza. Spumeggiante.

Foto: Federginnastica

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