Artistica
Giorgia Villa rovinata da una gara evitabile. Campionati Italiani a ridosso delle Olimpiadi? Poco senso
Possiamo chiaramente dirlo, senza nasconderci dietro a un mignolo: fare una gara a dieci giorni dalla partenza per le Olimpiadi era scellerato. Una follia oggettivamente inutile e senza senso, che sfortunatamente si è rivelata fatale per Giorgia Villa. Sabato pomeriggio si è infortunata al corpo libero in occasione dell’all-around dei Campionati Italiani Assoluti, si è procurata un trauma distorsivo alla caviglia sinistra e ha dovuto dire addio ai Giochi: la bergamasca non potrà partecipare a Tokyo 2021, l’evento a cui ha lavorato per una vita intera. Si è sacrificata in tutti i sensi per essere sull’aereo che venerdì 16 luglio volerà in Giappone e invece deve restare dolorosamente a casa a causa di un crac rimediato in una gara nazionale, di cui si poteva tranquillamente fare a meno.
Le ragazze hanno gareggiato pochissimo nell’ultimo anno e mezzo a causa della pandemia. Questo è vero e non si discute. Un test in pedana è sempre valido e significativo, una valutazione da parte di una giuria è decisamente più rilevante rispetto a tanti possibili riscontri in allenamento. Si voleva tastare il polso alla squadra. Ma era così fondamentale con l’evento più importante dell’ultimo lustro dietro l’angolo? Non si potevano programmare questi Assoluti in un altro momento? Era davvero necessaria una competizione così a ridosso della rassegna a cinque cerchi? Non si potevano risparmiare in maniera ancora più accurata le Fate proprio per evitare il cosiddetto “imprevisto imprevedibile”? Le risposte sembrano scontate.
Tra l’altro l’Italia è chiaramente incerottata: Alice D’Amato ha un fastidio a un polpaccio (e infatti sabato ha saltato il corpo libero), Asia D’Amato aveva dovuto fare i conti con i problemi alla spalla (in questa stagione ha gareggiato pochissimo), Martina Maggio aveva vissuto un brivido in occasione della Final Six di Serie A dopo aver disputato degli eccellenti Europei. Senza dimenticarsi che Elisa Iorio e Desiree Carofiglio si erano infortunate nel 2020 e hanno recuperato da pochissimo tempo (l’emiliana ha vinto il tricolore alle parallele, ma non sarà nel Sol Levante proprio come la lombarda).
Una mossa che costringe Vanessa Ferrari a caricarsi del peso di una gara a squadre per sostituire Giorgia Villa, quando invece avrebbe potuto concentrarsi esclusivamente sul suo corpo libero dove va a caccia della tanto agognata medaglia dopo due amari quarti posti. La capitana delle Fate mastica giustamente amaro, consapevole che le Olimpiadi le sono sfuggite di mano per una competizione di cui avrebbe tranquillamente fatto a meno (tra l’altro vinta). Lara Mori sarà presente come individualista e questa è l’unica nota lieta della vicenda: la toscana era rimasta esclusa, ma quanto successo alla bergamasca l’ha chiaramente rimessa in gioco.
Ma, davvero, mai più gare a ridosso del main event: vale per tutti gli sport, a maggior ragione nella ginnastica artistica. Sì, la Nazionale di calcio ha sconfitto la Repubblica Ceca per 4-0 con la formazione tipo in amichevole proprio prima di iniziare la cavalcata culminata con la vittoria degli Europei, ma stiamo davvero parlando di un’altra cosa e Roberto Mancini non aveva certo problemi di rosa (come ha poi dimostrato durante la competizione continentale, vedasi i casi Florenzi e Spinazzola). Si va alle Olimpiadi con tanti punti interrogativi: raggiungere la finale a squadre non sarà semplice (ma non impossibile, vista la caratura delle ragazze), puntare alle medaglie appare arduo se non con Vanessa Ferrari al corpo libero e magari a una finale sempre al quadrato con Lara Mori.
Qui non si discutono convocazioni, scelte tecniche, operato in palestra, gestione delle atlete o altro. D’altronde l’Italia ha vinto una medaglia di bronzo nella gara a squadre dei Mondiali 2019 e i palmares delle azzurre sono rilevanti. Ma gli Assoluti a ridosso delle Olimpiadi hanno portato più problemi che benefici, hanno fatto soltanto danni e tra l’altro sono stati disputati in un palazzetto senza un accurato sistema di climatizzazione che ha reso la competizione una lotteria in una fornace invivibile e ha messo in seria difficoltà tutti gli atleti.
Photo LiveMedia/Filippo Tomasi
Chias
13 Luglio 2021 at 17:42
Perfettamente d’accordo con te.
E’ inutile il paragone con Usa e altri nazioni big dove il vivaio è immenso e infortunata una ne hai altre due che praticamente la rimpiazzano.
Questa squadra era già in crisi fisicamente, non c’era proprio niente da testare sul duro a dieci giorni della partenza, bisognava arrivarci a Tokyo, poi li poteva certamente accadere un infortunio.
Spero in un cambiamento post olimpiadi, auguro il meglio alle ragazze ma anche basta per me con questa guida, grazie.
Dave
13 Luglio 2021 at 22:54
Mi permetto di dissentire….se agli Usa fai fuori la Biles per infortunio hai perso potenzialmente 6 medaglie, quindi il vivaio non giustifica i fenomeni. Attaccare la direzione tecnica è comodo ma 10 giorni fa Giorgia al Fit Challenge era già in ritardo di preparazione sulle spinte al corpo libero. Doppio carpio in prima e quasi caduta nel salto avanti doppio avvitamento in seconda, routine diversa da quella presentata a Napoli per cui, da testare c’era tanto, probabilmente. Poi la verità in tasca non mi appartiene quindi ognuno resta della proprio opinione. Resta un grande rammarico e l’occasione persa di prelevare chi già non aveva una condizione fisica ottimale, di chiunque sia la colpa.
Dave
13 Luglio 2021 at 16:15
A mio parere la gara a 10 giorni di partenza ha il senso dell’ultimo test valutativo ai fini di una formazione Top, così come fatto dagli Usa con US classics e tryals in 10 giorni con 3 all around complessivi. Idem per la Russia con Russian Cup e campionati russi a 20 giorni di distanza con 3 all around più event finals. Anche lì si è rischiato di “danneggiare” una Melnikova o una Biles. A posteriori è troppo comodo dare un giudizio. Il campionato era in calendario e stava alla direzione tecnica salvaguardare chi non era in condizioni ottimali, come fatto per Vanessa Ferrari che è rimasta a casa.
Stefano Villa
13 Luglio 2021 at 16:22
Gare disputate non nell’ultimo weekend, ma qualche settimana fa e con qualche nodo in termini di convocazione da sciogliere (negli USA il sistema dei Trials non si discute, vedasi nuoto e atletica). Dieci giorni dalla partenza è oggettivamente troppo poco e il rischio elevato, soprattutto in Italia dove oggettivamente non c’erano da discutere delle convocazioni. Un test valutativo, fatto in quelle condizioni, era troppo rischioso e purtroppo si è rivelato tale. L’evento era certo in calendario e giustamente stava a chi di dovere salvaguardare le atlete, ma va anche da sé che un campionato italiano senza le ginnaste olimpiche non avrebbe avuto senso. Andava appunto fatto come con Vanessa Ferrari, dunque un evento senza le big perdeva di significato (con tutto il rispetto delle altre ragazze, ma appunto a dieci giorni dalle Olimpiadi la testa deve essere sull’evento principale dell’ultimo lustro)