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Grazie Italia, ci ha fatto battere il cuore! Sogno palpitante, passione fulminea: Fate, siete fuoco puro

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Ultima rotazione della Finale a Squadre. Contro qualsiasi pronostico della vigilia e contro le più rosee aspettative, l’Italia è clamorosamente in lotta per una medaglia alle Olimpiadi di Tokyo 2021, nella gara che valuta la bontà del movimento ginnico di un intero Paese. Le azzurre sono state impeccabili per tre quarti di gara, sono davanti a Giappone, Gran Bretagna, Cina, Francia con un piccolo margine. Si deve salire sulla trave, l’attrezzo più ostico dove l’errore è sempre dietro l’angolo. La nostra Nazionale ci vuole credere fino in fondo e gareggia a viso aperto con immensa caparbietà, per tentare quello che fino a un paio di ore prima sembrava impossibile: lottiamo, osiamo, palpitiamo, speriamo, ma la magia si infrange per appena quattro decimi.

Le ragazze del DT Enrico Casella si sono semplicemente superate e, ancora una volta, ci hanno fatto battere il cuore. Lo hanno fatto in sordina, senza dare segnali della vigilia, arrivando da un anno e mezzo che più complicato non si può, affrontando migliaia di criticità, infortuni, problematiche col Covid, stop per per pandemia, pezzi che si perdevano passo dopo passo. I crac di Elisa Iorio e Desiree Carofiglio, poi poco prima della partenza per il Giappone la distorsione di Giorgia Villa e l’adozione di un piano B con l’inserimento di Vanessa Ferrari, fondamentale visto quello che ha portato al corpo libero e il sostegno dato alle esordienti nel contesto a cinque cerchi. Avevamo scritto che una squadra è tale quando ogni elemento si sostiene e si aiuta con gli altri, ebbene questo è un gruppo con i fiocchi.

Forgiato e costruito ad arte, armonioso e omogeneo. Perché oggi in pedana non c’erano soltanto quattro ragazze ma un movimento intero e tanta solidità del sistema ginnico italiano. Che dire, si è lavorato bene negli ultimi quindici anni e ora l’Italia è una realtà di primo piano nel panorama internazionale. Non è riuscita la magia come ai Mondiali 2019, quando si conquistò la medaglia di bronzo, ma il quarto posto di oggi è stato frutto di passione, emozione, amore. Per due ore le Fate ci hanno tenuto compagnia e davvero le pulsazioni sono schizzate alle stelle.

Un sogno, una passione fulminea, fuoco puro della sacra arte sportiva sublimata alla massima potenza in un condensato. La favola non ha avuto il lieto fine che speravamo, ma lo spettacolo è valso il prezzo del biglietto: Vanessa Ferrari, Martina Maggio, Asia D’Amato, Alice D’Amato hanno ipnotizzato l’Italia sportiva, facendo vibrare le corde dell’animo. Non è finita qui, c’è un futuro e ci sono anche i rinforzi… Grazie, perché a distanza di due anni ci avete fatte rivivere emozioni che sembravano spazzate via dalla pandemia. Siamo vivi, vivissimi. “Ci ha fermato solo la pandemia”, il Guru aveva ragione, lapalissiano.

Foto: Federginnastica

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