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Il presidente Mattarella riceve al Quirinale la Nazionale di calcio e Berrettini: “Avete reso onore allo sport”
Il giorno della festa e dei complimenti. Si è tenuto quest’oggi l’incontro al Quirinale tra il presidente della Repubblica Sergio Matteralla, la Nazionale italiana di calcio e Matteo Berrettini per rendere omaggio a colori i quali si sono particolarmente distinti nelle competizioni sportive alle quali hanno preso parte.
Gli uomini di Roberto Mancini sono stati capaci di superare a Wembley in Finale l’Inghilterra ai calci di rigore e di conquistare il titolo continentale, riportando l’ambito trofeo in Italia dopo 53 anni. “Dedichiamo la vittoria a lei presidente e ai milioni di tifosi di italiani che ci hanno seguiti in questa avventura. Vogliamo dedicarla anche ad Astori, che avremmo voluto qui con noi, è sempre nei nostri pensieri. Questo è il successo di un gruppo che anche nelle difficoltà si è sostenuto a vicenda, solo attraverso il gioco di squadra si possono ottenere risultati così prestigiosi. Quel rigore lo abbiamo trasformato condividendo uno dei sentimenti più belli, l’amicizia. Matteo (Berrettini, ndr) abbiamo tifato per te come fossi un fratello: non smettere di sognare. Noi ci siamo sentiti Fratelli d’Italia“, le parole del capitano Giorgio Chiellini.
Berrettini si è spinto fino all’atto conclusivo di Wimbledon, traguardo mai raggiunto dal alcun tennista italiano prima, dovendosi arrendere solo al n.1 del mondo Novak Djokovic: “Per me è un sogno essere qui e un sogno aver partecipato alla Finale con Djokovic. Spero di tornare qui con un trofeo più importante per rendere ancora più orgogliosi tutti voi“, le dichiarazioni del giocatore azzurro.
Ha preso la parola anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Grazie al presidente Mattarella per questa iniziativa organizzata con immediatezza delle vicende sportive. Con la sua proverbiale sensibilità nei confronti del nostro mondo ha voluto pensare ai nostri protagonisti a prescindere da come sarebbero andate le due finali. E’ stato straordinario il comportamento dei nostri ragazzi. Ci hanno fatto sentire tutti orgogliosi di essere italiani. Sono fiero di rappresentare oggi tennis e calcio. Lo sport italiano, oggi come mai, è forte e apprezzato come mai“. Si è associato a queste considerazioni il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina: “E’ un onore essere ricevuti al Quirinale come lo è stato ieri, quando abbiamo condiviso una notte indimenticabile. Wembley è già nella storia del nostro Paese e ci ha consentito di alzare il trofeo dopo 53 anni. A nome di tutta la delegazione italiana la ringrazio per essere intervenuto, dimostrando sensibilità umana e istituzionale. Questa Nazionale è l’Italia. Gli azzurri sono il simbolo di un Paese ferito ma caratterizzato da una grande voglia di ripresa. La pandemia ci ha messo a dura prova, ma grazie alla guida del presidente Mattarella abbiamo intrapreso un percorso di rinascita come la nostra Nazionale“, le dichiarazioni del n.1 della Figc.
Da par suo, il presidente della Federtennis Angelo Binaghi ha aggiunto: “Noi del tennis non siamo abituati a questi straordinari successi. Lo strepitoso successo della Nazionale di calcio è il coronamento di un sogno, ma per noi Wimbledon no: siamo 144 anni che proviamo a raggiungere la finale e siamo emozionati perché impreparati. Berrettini era un ragazzo qualunque, che si è costruito ogni giorno nel nostro Paese“.
Non sono mancate poi le parole sentite del CT della Nazionale Mancini: “Siamo orgogliosi di essere qui al Quirinale. Ringrazio Mattarella per essere stato il primo tifoso della Nazionale. Abbiamo costruito una delle più belle pagine della storia del calcio. Dedichiamo la vittoria agli italiani e faccio i complimenti anche a Berrettini. Sono sicuro che tornerà a Wimbledon e vincerà un giorno“.
La chiosa, come è ovvio, è stata affidata al presidente Mattarella: “Benvenuti, non è giorno di discorsi ma di applausi e ringraziamenti: complimenti. Presidente Gravina, abbiamo visto la partita ieri fianco a fianco. Complimenti alla squadra. Ieri sera avete meritato al di là della vittoria ai rigori perché avete disputato la partita con due handicap: giocare in casa degli avversari e quel gol a freddo che avrebbe messo chiunque in ginocchio. Ma avete vinto ugualmente, è stata un’impresa. Ieri a Wembley ho detto che siete stati circondati dall’affetto degli italiani e li avete ricambiati rendendo dono allo sport, come ha fatto Berrettini. Confermo anche oggi queste parole. Presidente Binaghi, complimenti anche a lei. Berrettini, arrivare in finale a Wimbledon è già un traguardo ma vincere quel primo set in rimonta è una vittoria. Tornando alla Nazionale, avete reso onore allo sport anche per il gioco espresso, avete vinto con un magnifico gioco, divertendoci. Avete manifestato questo legame comune che vi ha unito, una grande armonia di squadra, tutto questo è il senso dello sport. Complimenti a Mancini, la rivoluzione che ha introdotto a livello di gioco si è vista: grazie davvero. Estendo il ringraziamento a tutto lo staff della Nazionale: Oriali, Evani, De Rossi… e in particolare a Vialli, si è visto che ha espresso i sentimenti e le emozioni che tutti noi sentivamo a casa. Complimenti a Donnarumma per il premio di miglior giocatore del torneo, quel secondo rigore parato ha reso felici milioni di persone. Voglio ricordare anche io Astori. Infine vorrei ringraziarvi uno per uno ma ne scelgo due: il capitano Chiellini e Spinazzola, che ha raggiunto la premiazione con le stampelle. Avete pienamente meritato questo trofeo, complimenti. E auguri per il futuro“.
Gli azzurri sono ora attesi a Palazzo Chigi, dove saranno ricevuti dal premier Mario Draghi.
Foto: LaPresse