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Italia-Repubblica Dominicana 79-59, le pagelle degli azzurri: Tonut guida gli azzurri in finale, conferme da Polonara, Fontecchio e Mannion
Vola in finale l’Italia, lo fa battendo nettamente la Repubblica Dominicana e, soprattutto, potendo lasciar riposare per buona parte della ripresa i suoi elementi migliori. Vince 79-59 e la nota più importante è un ritrovato Stefano Tonut dopo il difficile esordio con Porto Rico. Di seguito le pagelle degli azzurri dopo la semifinale a Belgrado.
Marco Spissu, 5,5: come con Porto Rico non entra mai realmente in partita e con lui in campo l’Italia non riesce ad allungare sulla Repubblica Dominicana. Nell’ultimo quarto Sacchetti gli dà minuti, trova una tripla, ma anche troppi errori.
Stefano Tonut, 8,5: è tutto un altro giocatore rispetto all’esordio, con il giocatore di Venezia che segna, crea ed è pericoloso da oltre l’arco. È tra i migliori in campo e il suo cambio di ritmo è decisivo per far scappare via l’Italia. Chiude con 14 punti e un +/-23 importantissimo.
Nicolò Melli, 5,5: Nicolò Melli cercasi. Se in difesa fa sentire i suoi centimetri, il giocatore di Dallas continua a faticare in attacco con percentuali non alla sua altezza. Nella ripresa finalmente si sblocca con una schiacciata e una tripla, ma servirà un altro Melli domani se si vorrà battere, presumibilmente, la Serbia. Note positive? Il +/-28 alla fine.
Simone Fontecchio, 8: fatica nei primi minuti, poi lentamente il suo rendimento cresce e già nel primo tempo fa pesare i suoi 12 punti. Altri cinque punti nel terzo quarto scavano il solco e come con Porto Rico si conferma uno degli elementi più importanti per Sacchetti.
Achille Polonara, 8: una sicurezza, ancora una volta. Il neoacquisto del Fenerbahce segna, si fa trovare pronto, difende ed è uno dei fautori della prima fuga nel primo tempo. Alla fine chiude con “solo” nove punti, ma in campo si fa sentire e gli azzurri sanno di poter fare affidamento su di lui sia in attacco sia in difesa.
Amedeo Tessitori, 6: Sacchetti gli dà pochissimo spazio nei primi 20 minuti, ma non delude il giocatore di Bologna. Come gran parte della panchina conquista minuti nell’ultimo quarto e come gran parte della panchina fatica, anche se alla fine l’Italia gestisce il vantaggio.
Niccolò Mannion, 7: aveva preso in mano la squadra con Porto Rico, non cambia la musica con la Repubblica Dominicana. Con Mannion in campo è un’altra Italia e il +/-12 nel primo tempo dice tutto. Due falli a inizio ripresa condizionano la sua partita e deve vedere il resto del match dalla panchina. La gestione falli sarà fondamentale domani per un giocatore che si è confermato di grandissimo livello.
Giampaolo Ricci, 5,5: pochi minuti per Ricci nel primo tempo che non si fa notare né in positivo né in negativo. Anche lui in campo nell’ultimo quarto e anche lui poco convincente
Awudu Abass, n.d.: gioca solo nel finale, non giudicabile.
Michele Vitali, 6,5: aveva dato la svolta contro Porto Rico, non si ripete in maniera così netta oggi, ma nel primo tempo mette una tripla fondamentale e si fa trovare presente. Limita i danni nell’ultimo quarto ed è sicuramente il migliore tra gli azzurri in campo nel finale.
Alessandro Pajola, 6: entra solo nella ripresa, ma si fa notare per un 2/2 da oltre l’arco. Per il resto fatica come tutta la squadra negli ultimi 10 minuti.
Riccardo Moraschini, 5,5: trova più spazio che all’esordio, ma la sua presenza non cambia le sorti del match. Anche lui in campo nel finale, alla fine si fa notare più per il tecnico (evitabile) subito che per altro.
All. Meo Sacchetti, 6,5: dà fiducia a chi non aveva convinto all’esordio e trova le risposte che cercava, specialmente da Tonut. Sa dare la scossa quando gli azzurri nel secondo quarto abbassano troppo la guardia e appena la partita è chiusa decide di tenere a riposo i suoi sei giocatori più importanti, dando minuti e fiducia alle seconde scelte. Arriva al meglio alla finale.
Credits: Ciamillo