Seguici su

Judo

Judo, Olimpiadi Tokyo 2021: le speranze di medaglia dell’Italia. Giuffrida e Lombardo le punte, Basile e Parlati mine vaganti

Pubblicato

il

Meno di due anni dopo il Mondiale, il Nippon Budokan si appresta ad accogliere nuovamente gli atleti più forti del mondo in occasione del torneo olimpico di judo valevole per i Giochi di Tokyo 2021. L’Italia vola nel Paese del Sol Levante con l’obiettivo di riscattare lo “zero” della rassegna iridata nipponica andata in scena a fine agosto 2019 nello stesso impianto che ospiterà anche le competizioni olimpiche.

Andare a medaglia in un Mondiale è però molto più difficile rispetto ad un’Olimpiade, che presenta un sistema di qualificazione molto selettivo specialmente per Paesi dominanti come Giappone, Russia e Francia (con al massimo un rappresentante in ciascuna categoria), inoltre la Nazionale italiana è decisamente cresciuta in questi ultimi due anni e può guardare a Tokyo con ottimismo.

Manuel Lombardo è il n.1 del ranking mondiale nei 66 kg e sarà di conseguenza prima testa di serie del seeding a Tokyo, anche grazie al titolo continentale e all’argento iridato ottenuti in stagione. Il torinese classe 1998 va considerato uno dei grandi favoriti per l’oro insieme al fuoriclasse padrone di casa giapponese Hifumi Abe e al sud coreano Baul An, ma in passato ha già dimostrato di poter battere entrambi.

Chance importanti di medaglia anche nei 52 kg con Odette Giuffrida, vice-campionessa olimpica in carica e protagonista di un bellissimo percorso di avvicinamento ai Giochi di Tokyo nell’ultimo triennio. La 26enne romana, vincitrice quest’anno del Grand Slam di Tbilisi e finalista agli ultimi Europei, verrà inserita nella parte bassa del tabellone in qualità di terza testa di serie del seeding alle spalle delle favorite Amandine Buchard e Uta Abe, con quest’ultima che potrebbe incrociare Odette in semifinale. L’obiettivo minimo (alla sua portata) è il bronzo, mentre per vincere l’oro servirà probabilmente la miglior gara della carriera.

Lombardo e Giuffrida sono indubbiamente le punte della squadra azzurra, che può però contare su almeno un altro paio di outsider capaci potenzialmente di far saltare il banco nelle rispettive categorie. Fabio Basile punta al back-to-back olimpico dopo il trionfo di Rio 2016 (nei 66 kg) per entrare nella leggenda dello sport italiano, ma anche in questo caso parte a fari spenti nei 73 kg con la consapevolezza di poter sconfiggere quasi chiunque se dovesse trovare le giuste sensazioni ed una forma fisica ottimale in Giappone.

Grandi aspettative anche nei -81 kg per Christian Parlati, bronzo europeo in carica e capace di inanellare una sequenza ancora aperta di 3 podi consecutivi prima dei Giochi, tra cui uno splendido successo a marzo nel Grand Slam di Tashkent. Il campione mondiale juniores del 2018 non sarà testa di serie e va considerato come una possibile mina vagante nel tabellone dei -81 kg, che è privo almeno sulla carta di un dominatore incontrastato e presenta almeno 6-7 possibili candidati al titolo.

Gli altri quattro azzurri qualificati per l’Olimpiade nipponica sono invece chiamati davvero ad una grande impresa per salire sul podio al Nippon Budokan, nonostante abbiano tutti dimostrato di poter salire almeno una volta sul podio nel World Tour in quest’ultimo triennio. Per quanto visto nel 2021, Milani ha raggiunto ormai una notevole costanza di rendimento che le consente di battere quasi tutte le avversarie fuori dalla top4 del ranking mondiale, ma nei 48 kg le gerarchie sembrano quasi inscalfibili e la battaglia per il podio sembra riservata ad un gruppo di 5 atlete (le prime quattro teste di serie e la francese Boukli).

Contesto più aperto nei 90 kg maschili e nei 70 kg femminili, dove Nicholas Mungai e Alice Bellandi devono sperare in un sorteggio favorevole e in una prestazione superlativa per avvicinare il Final Block, mentre Maria Centracchio deve cambiare marcia dopo un biennio difficilissimo per superare almeno un turno nei 63 kg.

Foto: IJF

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità