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Editoriali

L’Italia rischia il peggior piazzamento nel medagliere alle Olimpiadi. Incubo Montreal 1976

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Al giro di boa delle Olimpiadi di Tokyo 2020 l’Italia occupa la 16ma posizione nel medagliere con 2 ori, 8 argenti e addirittura 14 bronzi. Qualche giorno fa abbiamo analizzato come la compagine inviata dal Coni in Giappone sia altamente competitiva, peraltro in svariate discipline, ma certamente non vincente. Ed il venir meno dei ‘fortini’ di scherma e tiro, che ad esempio a Rio 2016 avevano ottenuto ben 5 degli 8 ori totali, non ha fatto altro che evidenziare con ancor maggior vigore l’idiosincrasia degli azzurri con il metallo più pregiato.

C’è chi si entusiasma per la platonica rincorsa al record totale di medaglie, che l’Italia stabilì a Los Angeles 1932 e Roma 1960 toccando quota 36 podi. Ma un eventuale medagliere con 37 allori, di cui meno del 10% d’oro, potrebbe realmente soddisfare? A nostro avviso non salverebbe una spedizione fallimentare.

Riteniamo che il ‘medagliere totale’, che anche OA Sport per completezza vi sta proponendo, sia utile a fini statistici e per verificare lo stato di salute diffuso di un movimento sportivo; tuttavia ciò che resta veramente scolpito è il medagliere ‘classico’, quello dove sta davanti la nazione che conquista più ori. Quando, magari tra un decennio, andrete a riguardare ed approfondire i risultati delle Olimpiadi di Tokyo, magari con la splendida enciclopedia di Gianmario Bonzi, state pur certi che cercherete subito il medagliere tradizionale, di sicuro non quello che conteggia il numero complessivo di podi. Alzi la mano chi lo nega…

Per questo, quando domenica 8 agosto si tireranno le fila e si tracceranno i bilanci, il giudizio finale dovrà giocoforza basarsi sul piazzamento nel medagliere, senza cercare di addolcire la pillola con classifiche alternative o prendere in considerazione solo ciò che fa comodo per salvare qualcosa che è non è salvabile.

Ad oggi l’Italia è sedicesima del medagliere e rischia che quella di Tokyo venga ricordata come l’Olimpiade peggiore della storia in termini di piazzamento finale nel medagliere. Il record negativo risale a Montreal 1976, quando il Bel Paese concluse al 14° posto con appena 2 ori (gli stessi di oggi, anche se siamo solo a metà dei Giochi), 7 argenti e 4 bronzi. Quelle degli anni ’70, a dire il vero, non furono delle edizioni da ricordare. A Monaco 1972 gli azzurri conclusero in decima piazza con soli 5 ori. Un’era non entusiasmante che era iniziata da Città del Messico 1968, ad oggi la seconda edizione peggiore dopo Montreal: 13° posto con 3 ori, 4 argenti e 9 bronzi.

Olimpiadi, all’Italia nel medagliere mancano il 62,5% di ori che portavano scherma e tiro

L’Italia è ad un passo dal salutare la top10 dopo 29 anni, ma il rischio concreto è di finire decisamente più indietro, anche perché la seconda settimana, che coincide con l’atletica, porta alla ribalta tante nazioni in grado di scalare rapidamente la classifica (pensiamo a Giamaica, Kenya, Etiopia, etc.). 5 anni fa, a Rio, con 6 ori si finiva in 15ma piazza, con 5 in 17ma, con 4 in 19ma, con 3 fuori dai 20…Ad oggi 6 ori sembrano davvero lontanissimi. E dire che l’obiettivo del presidente del Coni, Giovanni Malagò, era quello di migliorare gli 8 del 2016, possibilmente toccando la doppia cifra. Servirà una nettissima inversione di tendenza nei giorni rimanenti Se non per la top10, almeno per evitare il peggior piazzamento di tutti i tempi in un medagliere olimpico. Perché sarà quello che ci ricorderemo fra 10 anni, non il numero complessivo di medaglie.

Foto: Lapresse

11 Commenti

1 Commento

  1. Alex Cia

    1 Agosto 2021 at 18:11

    E continuo dicendo che rispetto a Montreal 76 siamo già al doppio di ori e mancano ancora 7 giornate di possibili vittorie

  2. Alex Cia

    1 Agosto 2021 at 18:09

    Mi permetto di dare solo un consiglio al competente Federico Militello: i bilanci di una spedizione alle Olimpiadi si fanno alla fine!!!!!

    • Federico Militello

      1 Agosto 2021 at 18:55

      A volte questi articolo generano un gradito effetto boomerang…

  3. carletto31

    1 Agosto 2021 at 02:20

    Io trovo questo articolo francamente raccapricciante. Se effettivamente mi dispiace molto vedere un Itala con due ori a metà di un olimpiade e sono preoccupato per la mancanza di ori, dire che sarà l’olimpiade più deludente di sempre non sono per nulla d’accordo.

    Negli sport dove di solito eccellevamo (schema e tiro) sono mancate le punte ma di medaglie ne sono comunque arrivate. Erano previste tre medaglie d’oro da un solo atleta (Paltrineri) ma avuto problema e noi non abbiamo la profondità degli americani. Se “buca” una King, trovano una Jacobi.

    Nello sport serve programmazione e noi italiani abbiamo avuto sempre scarsa attenzione in questo senso. Pensiamo alla Pellegrini, non siamo riusciti a creargli una 4 x 200 sl decente intorno. Il nostro settore dello stile libero dai 400 ai 50 stile libero dipendeva da lei, poi il vuoti, Il nuoto femminile quest’anno è uno degli ambiti che mi ha deluso di più per esempio. Il tiro a segno era Campriani e la Zublasing, poi anche li non avevamo grandi risultati.

    In alcuni sport però l’Italia era anni che non faceva così bene. Guardiamo il sollevamento pesi, l’atletica (dove finalmente i ragazzi passano il turno con una certa costanza), il taekwondo stesso, la vela…

    Insomma, non sono le olimpiadi che sognavo ma c’è da sorridere anche in alcuni settori. Nei nostri fortini, magari già dalla prossima olimpiadi, torneremo a mietere olimpiadi perché i movimenti ci sono e si vedono.

    • Federico Militello

      1 Agosto 2021 at 02:33

      Caro Carlo,

      la storia non si cancella. Se finiremo peggio che 14mi, sarà stato il peggior piazzamento della storia nel medagliere.

    • federoma87

      1 Agosto 2021 at 06:56

      Gli ori , e quindi le VITTORIE, danno la dimensione di un’olimpiade, da sempre, da quando sono nate in Grecia. Quindi ha perfettamente senso, volendo essere provocatori, che un oro valga più di 100 argenti. Ti riporto un’analisi delle olimpiadi del mondo antico che mi ha da sempre molto colpito, quando ancora studiavo al liceo classico: “Bisogna però intendersi bene sul significato che gli antichi greci davano all’agòn, cioè alle competizioni regolate da norme. “L’importante è partecipare, non vincere”, proclamerà il fondatore dell’olimpismo moderno, Pierre de Coubertin. “L’importante è vincere” era, invece, la regola basilare dell’agonismo greco. Partecipare alle competizioni non costituiva, di per sé, un titolo di merito, poiché solo la vittoria dava la gloria, accostava gli atleti agli dei, li avvicinava all’Olimpo. Non esisteva il ‘podio’, non erano previsti riconoscimenti per il secondo e terzo classificato. Non essere primo significava perdere e questo era tutto; la sconfitta era considerata un’infamia, un disonore. Questa caratteristica dell’agonistica greca era collegata alla tradizionale concezione dell’uomo eroico, così come veniva celebrato nei tempi arcaici. “O corona o morte” gridavano gli atleti prima di scendere in campo all’epoca dell’occupazione romana”

  4. acovelli

    31 Luglio 2021 at 23:35

    Non condivido – Grande spedizione dell’ Italia finora. Il medagliere non e’ un classifica ufficiale e in altre parte del mondo si guarda – giustamente – piu al numero di podi totali. Certo, un oro vale piu che un bronzo, ma a prendere seriamente il medagliere, varrebbe piu un oro che mille medaglie di argento e bronzo. Se fosse cosi allora aboliamole proprio le altre medaglie, che sarebbero solo un contentino. Se fosse cosi allora i premi medaglia dovrebbero essere solo per l’oro, mentre per argento e bronzo al massimo si dovrebbe offrire una pizza. No, per giudicare una spedizione seriamente bisognerebbe analizzare piu criteri: il numero di medaglie (e finali, aggiungerei, almeno per nuoto e atletica), la qualita (ecco il medagliere), il peso (per esempio medaglie nel nuoto e atletica dove veramente compete il mondo, hanno piu peso di altri sport dove ci sono solo 10-15 nazioni), dispersione (vincere medaglie in +10 sport vs vincere midaglie in 2-3 sport – vorremmo veramete transformarci in un paese specilista in uno sport che si porta a casa X ori e inesistente in gran parte degli altri sport, come alcune nazioni che ci stanno avanti nel medagliere?) etc. Poi che ci siano settori / atleti che abbiano deluso, questo e’ vero, ma in generale grande lavoro dei responsabili che hanno reso gli atleti italiani competitivi in tanti settori, in particolare il nuoto e compresa (pare, visto che siamo solo all’inizio) l’atletica

  5. Guido1981

    31 Luglio 2021 at 22:27

    Ciao Federico, sono d’accordo solo in parte. È vero che negli annuali rimane il medagliere, ma credo che sia più diletto degli sportivi della domenica. Qui non siamo a Giochi senza Frontiere dove conta solo il risultato finale. Le Olimpiadi sono il momento clou di un quadriennio (o oltre…) in cui si misura la profondità sportiva di una nazione. Ovvio che sarebbe molto meglio avere 14 ori e 2 bronzi (che c’è ne facciamo del record di bronzi?), ma io fino a questo momento mi ritengo piuttosto soddisfatto della spedizione azzurra, una delle più competitive di sempre. Ci sono mancate alcune vittorie, un po’ per controprestazioni di alcune punte che sono comunque da mettere in conto in un evento come questo, ma soprattutto perché anche sport come tiro a volo e scherma, da cui da sempre attingiamo a piene mani per salire nella ambita top ten, che prima erano terreno quasi esclusivo di nazioni europee, si sono aperte al mondo e sono molto più competitive (se il Giappone vince il titolo di spada a squadre…). E chi ci guadagna, al netto di qualche medaglia in meno per noi, è lo sport. Sono soddisfatto non tanto per il numero di medaglie (con un numero sempre maggiore di eventi credo sia fisiologico raccogliere qualcosa in più), ma mi confortano i tanti quarti, quinti, sesti posti raggiunti che, se al momento lasciano solo amarezza, fanno intuire che il nostro movimento sportivo gode di ottima o quantomeno di buona salute, nonostante tutti gli atavici problemi che lo attanagliano. Mi piacerebbe vedere pubblicata, visto che presentate anche la classifica in base al numero di podi, una sorta di classifica a punti per nazioni sulla falsariga della vecchia Coppa Europa di atletica, quella sì che sarebbe una statistica interessante da analizzare. Nessuno mi potrà convincere che la Svizzera stia facendo un’Olimpiade migliore della nostra. Il paese che invece invidio molto sono i Paesi Bassi che, nonostante una popolazione molto contenuta, ha costruito negli ultimi anni uno squadrone davvero impressionante capace di battagliare in tutto gli sport. Buona Olimpiade a tutti! Guido Moriconi

  6. OLIMPIONICO

    31 Luglio 2021 at 22:16

    Dalla seconda giornata si e’ capito che vincere ORI senza favoriti veri, meno due o tre sarebbe stata molto dura. Confidiamo d’ avere un po’ di fortuna. Sia voi, che io, che Malago’ siamo stati troppo ottimisti. Comunque vedremo in chiusura. Il trionfalismo della RAI per Argenti e Bronzi e’ inaccettabile.

  7. federoma87

    31 Luglio 2021 at 20:12

    Buonasera Direttore, come sa, la seguo da quando siete nati nel 2011, la grande Olimpia Azzurra. Noto che non ci sono più molti commenti sotto i vostri articoli, o almeno non riesco a visualizzarli. Un peccato poiché sono nettamente ma nettamente i migliori articoli di sport in Italia e non solo.
    Detto ciò, già a Rio e durante gli european games e in molti altri casi ho sempre mantenuto la linea che quello che più conta sono le vittorie nello sport. E sono stato sempre molto criticato. Ovviamente con le debite differenze. È chiaro che imprese come la boari o paltrinieri in queste condizioni sono una goduria e un monumento allo sport. Ma in generale, mi farebbe molto piacere che le nostre federazioni e malago costruissero atleti e squadre per vincere , non per fare gli eterni piazzati. Non metto in dubbio comunque il buon lavoro svolto. Obiettivamente ha ragione Malago a dire che questa nazionale è una delle squadre italiane più complete di sempre. Tuttavia, nella mia opinione, è anche vero che non c’è una strategia della vittoria. Non si ha proprio la “mission” di costruire le olimpiadi con lungimiranza e creare quelle 10 medaglie d’oro più o meno sicure. Inoltre, francamente, molti nostri campioni hanno troppo il concetto che oro, argento o bronzo siano la stessa cosa. In questo, che Dio mi perdoni se dico cio’, sarebbe utile che prendessero un filo di mentalità calcistica. Vince il primo, il secondo è il primo dei perdenti. Chiedete agli inglesi se sono contenti di essere arrivati secondi all’Europeo. So che questo spirito è ciò che di più lontano si posso immaginare dallo spirito olimpico. Tuttavia, qui stiamo parlando di medagliere classico e se vogliamo cambiare la situazione per Parigi è bene che arrivi il concetto. Con tutto il rispetto, Nespoli oggi che è un campione maturo non può perdere una finale con un 22 enne per quanto forte. Con i Coreani tutti fuori, in vantaggio, perdi il duello di testa con un 22 enne alla prima olimpiade.
    Speriamo cmq in domani, mi sento che arriverà qualcosa di molto importante.
    Un caro saluto alla vostra redazione

    • Federico Militello

      1 Agosto 2021 at 02:15

      Carissimo, condivido tutto quello che dici, soprattutto il discorso di Nespoli: doveva assolutamente vincere, hai ragione. E le possibilità le ha avute…

      Ti ringrazio di cuore per questi 10 anni in cui ci hai seguito con affetto, davvero.

      Un saluto olimpico

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