Nuoto
Nuoto, Gregorio Paltrinieri rinato! Cosa aspettarsi dai 1500 sl? E in acque libere…
L’appetito viene mangiando e il menu che aveva Gregorio Paltrinieri per i Giochi di Tokyo era di quelli gustosi: tre portate, tutte di primissima qualità. Poi il contrattempo che non ti aspetti, che non puoi nemmeno mettere in conto. Una malattia che avrebbe abbattuto un elefante e al cospetto della quale Gregorio Paltrinieri si è spezzato ma non piegato.
Sembrava tutto finito o quasi martedì quando in batteria Paltrinieri ha chiaramente faticato. Non è mai riuscito a trovare il passo giusto, ha impostato una gara diversa dal solito, senza il consueto arrembaggio iniziale e ha sofferto fino all’ultima bracciata che gli ha permesso di conquistare per un soffio una corsia in finale ed è stato proprio questo, probabilmente, a far scattare qualcosa nella testa del Greg Nazionale e la testa, si sa, ha la capacità di far ripartire anche il fisico, seppur provato.
Ha azzardato, Paltrinieri e in questo modo ha sfruttato, per una volta, lui che è l’uomo su cui tutti fanno la gara, il fattore sorpresa, mandando in tilt i favoriti della vigilia, Wellbrock e Romanchuk e battendoli nel finale quando non sono riusciti ad avere lo stesso spunto di sempre. La ciliegina sulla torta sarebbe stata la vittoria ma, dal nulla, è spuntato, tale Finke che si è migliorato di 6″ ma poco importa. Il podio stavolta è una dolcissima sorpresa che scalda i cuori e lascia ben sperare per il futuro.
Già, perché il futuro c’è a Tokyo, perché a questo punto il sogno della vigilia di centrare tre podi negli 800, 1500 e 10 km in acque libere, torna a stuzzicare il campione modenese che avrebbe voluto vincere tre ori. I 1500 stile, la gara che ama di più, però, potrebbero presentare qualche controindicazione per Paltrinieri attuale. E’ una gara più lunga e Paltrinieri non ha la forza e la resistenza di due mesi e mezzo fa, ci saranno avversari ancora più agguerriti e lui non potrà sfruttare l’effetto sorpresa. Dovesse partire da subito come ha fatto oggi, difficilmente i big gli darebbero spazio, sapendo che sta bene.
In due giorni lo scenario è cambiato e da un campione come Paltrinieri ci si può aspettare tutto, compreso essere protagonista anche della gara in acque libere. Pensare di fare 10 km in mare, a sgomitare con una ventina di avversari, un mese dopo aver avuto la mononucleosi è veramente da folli ma Paltrinieri anche oggi ha dimostrato di possedere un pizzico di sana e lucida pazzia. Fare 8 km a ritmi non troppo sostenuti e poi piazzare un paio di accelerazioni potrebbe essere addirittura ancora più facile che gareggiare in piscina e su questo Paltrinieri fa leva.
Foto Gian Mattia D’Alberto / LaPresse
sportaddicted
29 Luglio 2021 at 09:24
Il contenuto di questo articolo è molto interessante, ma sono presenti errori ortografici e di punteggiatura.