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Nuoto
Nuoto, Olimpiadi Tokyo 2020: Razzetti e Fangio in evidenza nelle batterie, squalificata la 4×200 sl donne italiana
Quinto giorno di batterie nell’Aquatics Centre, sede delle gare di nuoto delle Olimpiadi di Tokyo. Nella piscina a Cinque Cerchi tanti risultati interessanti che meritano una certa attenzione.
Il programma ha preso il via dalle heat dei 100 stile libero donne. Impressionante la prova dell’australiana Emma McKeown che ha ottenuto il notevole crono di 52″13, stabilendo anche il nuovo record olimpico, a precedere la nuotatrice di Hong Kong Siobhan Bernadette Haughey (52″70) e la britannica Anna Hoping (52″75). Nelle batterie dei 200 dorso uomini brutte notizie in casa Italia da Matteo Restivo. L’azzurro, lontano anni luce dai suoi migliori crono, ha terminato in 20ma posizione nell’overall con il tempo di 1’58″36. Il britannico Luke Greenbank ha potuto sorridere grazie al riscontro di 1’54″63 davanti al russo Evgeny Rylov (1’56″02), oro nei 100 dorso a Tokyo, e all’americano Bryce Mefford (1’56″37).
Segnali confortanti, invece, sono arrivati da Francesca Fangio: l’azzurra ha nuotato vicino ai suoi limiti, centrando il suo obiettivo in questi Giochi, ovvero la semifinale (2’23″89, 13° crono). Classifica nella quale la sudafricana Tatjana Schoenmaker (2’19″16, record olimpico) ha mostrato tutte le sue grandi qualità. 21ma Martina Carraro in 2’26″17. Buone sensazioni anche da Alberto Razzetti nei 200 misti: il nostro portacolori ha nuotato un crono da 1’57″46, classificando in ottava piazza nel computo complessivo di batterie molto equilibrate dove solo l’americano Michael Andrew (1’56″40) ha fatto vedere una grande superiorità come potenziale, rispetto alla concorrenza, con passaggi micidiali nelle prime tre frazioni.
Si è chiusa con una squalifica nella 4×200 sl donne una giornata con poche luci per le azzurre, con Federica Pellegrini in acqua. Australia a farla da padrona in 7’44″61 a precedere gli USA (7’47″57) e la Cina (7’48″98) e domani la sfida tra le statunitensi e le aussie sarà davvero molto interessante per l’oro.
Foto: LaPresse