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Nuoto, Olimpiadi Tokyo: l’Italia sogna il record di podi ai Giochi
Si è prossimi all’ultima giornata di gare nell’Aquatics Centre di Tokyo, sede delle prove olimpiche del nuoto in Giappone. La Nazionale italiana arriva a questo appuntamento con la voglia di chiudere nel miglior dei modi il proprio percorso, già con la certezza di aver stabilito il nuovo primato di Finali raggiunte (19) e con il sogno di migliorare il primato di podi a Sydney.
Nel 2000 furono sei le top-3 ottenute dalla compagine italiana, anche se in quella circostanza gli ori furono ben tre. Al momento, la selezione del Bel Paese ha ottenuto due argenti e tre bronzi. Se si guarda a chi sarà in Finale, l’Italia potrà contare su Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero maschili, Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero e le due staffette miste. In una rassegna a Cinque Cerchi in cui il numero di argenti e di bronzi è spaventoso se paragonato agli ori (2-8-13), il nuoto potrebbe dare un ulteriore aggiornamento.
Sulla carta, si può sperare in Paltrinieri e nella 4×100 mista maschile. Greg, strepitoso negli 800 stile libero, ha dato prova di una forza di volontà fuori dal comune. Nonostante tutti i problemi legati alla mononucleosi che l’hanno costretto a stare fermo circa un mese a una distanza decisamente breve dai Giochi, ha ottenuto un argento che nessuno si sarebbe potuto attendere.
Ecco che nella specialità che gli valse l’oro olimpico a Rio, si può sognare. Le sensazioni nelle batterie sono state migliori, ma è altrettanto evidente che la forza degli avversari sia notevole. Sarà davvero complicato per il carpigiano riuscire a salire sul podio delle trenta vasche, ma di sicuro vorrà provare a far saltare il banco.
E poi i quattro ragazzi della mista che si presentano all’atto conclusivo con il miglior tempo. Certo, nelle batterie, l’Italia ha deciso di schierare la formazione titolare e questo ha fatto la differenza, ma gli staffettisti chiamati in causa non hanno espresso tutte le loro carte. Fondamentale, in questo senso, sarà la frazione d’apertura di Thomas Ceccon. Se il veneto dovesse replicare il crono della 4×100 mista mixed, allora gli altri azzurri si troverebbero nella condizione ideale per esprimersi al 100%.
I punti deboli della formazione nostrana si concentrano nella terza frazione al delfino, dal momento che Federico Burdisso non può contare sullo stesso apporto in potenza di altri “mostri” della specialità. Se davvero dovessero “allinearsi i pianeti”, queste due medaglie potrebbero esserci, portando il totale a 7 e sarebbe un record storico.
Foto: LaPresse