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Nuoto
Nuoto, Olimpiadi Tokyo: Nicolò Martinenghi di bronzo nei 100 rana, la 4×100 sl nella storia!
Seconda giornata di semifinali e finali nella piscina del Aquatics Centre di Tokyo, sede delle gare di nuoto in corsia delle Olimpiadi. Ebbene, è stato un giorno da raccontare in casa Italia perché, davvero, le emozioni non sono mancate.
Partiamo dai 100 rana uomini con un grandioso Nicolò Martinenghi. L’azzurro ha realizzato il possibile: vincere il bronzo con il tempo di 58″33 e prendersi una medaglia importantissima per lui. Un risultato significativo per il movimento nostrano, dal momento che era da 21 anni che la rana maschile non regalava una medaglia olimpica. Il riferimento è a Domenico Fioravanti nella specialità (100 rana) e a Davide Rummolo nello stile (200 rana). La prova è stata vinta, come da previsione, dal britannico Adam Peaty (57″37) a precedere l’olandese Arno Kamminga (58″00) e appunto l’azzurro. Una gara spaccata in due visto che il quarto, lo statunitense Michael Andrew, ha toccato la piastra in 58″84.
E veniamo all’argento dal sapore di tabù sfatato. Sì, perché non era mai accaduto che la 4×100 stile libero nostrana riuscisse a ottenere un risultato del genere ai Giochi. Ci hanno pensato Alessandro Miressi (47″72), Thomas Ceccon (47″45), Lorenzo Zazzeri (47″31) e Manuel Frigo (47″63) a regalarsi un argento di qualità e a stabilire anche il nuovo primato nazionale di 3’10″11. Solo gli Stati Uniti di Caeleb Dressel (47″26 in prima frazione) sono stati davanti, concludendo con il crono di 3’08″97. A chiudere il cerchio è stata l’Australia in 3’10″22, con una frazione lanciata di Kyle Chalmers da 46″44.
Si parlava di tabù sfatati. Ariarne Titmus è riuscita nell’impresa di battere Katie Ledecky nella Finale dei 400 stile libero. L’australiana, nuotando il nuovo primato olimpico di 3’56″69 (a 23 centesimi dal primato del mondo di Ledecky), ha piegato la resistenza della statunitense (3’57″36). Un duello fantastico, come nelle attese, con l’aussie che ha fatto la voce grossa. Bronzo per la cinese Li Bingjie (4’01″08). Nell’altro atto conclusivo di questo day-2 la canadese Margaret MacNeil ha sorpreso tutti nei 100 farfalla e si è imposta con il tempo di 55″59 a precedere la cinese Zhang Yufei (55″54) e l’australiana Emma McKeon (55″72).
Venendo alle semifinali, obiettivo Finale centrato da Martina Carraro: la ligure nuotando un tempo non eccellente di 1’06″50 è riuscita comunque ad artigliare il pass per l’atto conclusivo dei 100 rana donne, prova nella quale Benedetta Pilato è stata squalificata nelle batterie per gambata irregolare. Nuovamente davanti a tutte la sudafricana Tatjana Schoenmaker (1’05″07) che si è confermata estremamente competitiva, davanti alle due americane Lilly King (1’05″40) e Lydia Jacoby (1’05″72). Niente Finale invece per Stefano Ballo (1’45″84 decimo) e Stefano Di Cola (1’47″19 14°) nei 200 stile libero con il britannico Duncan Scott che ha posto il punto esclamativo in 1’44″60. Di grande valore l’atto conclusivo centrato da Thomas Ceccon nei 100 dorso: il veneto con il tempo di 57″78 ha dimostrato di esserci e domani darà l’assalto alle medaglie, essendo in linea per centrare il podio, considerando il miglior crono dell’americano Ryan Murphy (52″24).
Infine, undicesima nelle semifinali dei 100 dorso Margherita Panziera che ha palesato le solite difficoltà nel trovare il giusto ritmo di nuotata, realizzando un crono di 59″75. Si spera di vedere un’altra Panziera sui 200 dorso. Ci si aspetta un grande spettacolo in Finale nel confronto tra l’americana Regan Smith (57″86), la canadese Kylie Masse (58″09) e l’australiana Kaylee McKeown (58″11).
Foto: LaPresse