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Nuoto, Olimpiadi Tokyo: Razzetti, Detti e Cusinato nelle Finali! L’Italia comincia bene

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Tempo di racconto e di bilancio su quanto è avvenuto nel day-1 dell’Aquatics Centre di Tokyo. La piscina olimpica ha designato il quadro della situazione in questa prima giornata di batterie.

La partenza ha fin da subito sorriso all’Italia con Alberto Razzetti che ha ottenuto la qualificazione per la Finale nei 400 misti. Una prestazione sensazionale del ligure che ha sfiorato il record italiano di 3 centesimi, siglando un crono di 4’09″91 e togliendo più di 1″ (4’11″17) al proprio primato personale. Una gara in rimonta, con due frazioni a rana e a stile libero spettacolari, che gli ha permesso di essere parte dell’ultimo atto. Miglior crono delle heat dell’australiano Brendon Smith (4’09″27, record olimpico) e situazione particolarmente equilibrata. Clamorosa eliminazione del giapponese Daiya Seto (nono in 4’10″63) e out dall’atto conclusivo anche Pier Andrea Matteazzi (19° in 4’16″31).

Buone notizie per il Bel Paese sono arrivate nei 100 delfino donne con Elena Di Liddo (57″41 nona) e Ilaria Bianchi (57″70 dodicesima) qualificate per le semifinali. Livello molto alto, visto che la cinese Zhang Yufei e l’australiana Emma McKeon hanno nuotato tempi al di sotto dei 56″, entrambe in 55″82, a precedere la campionessa svedese Sarah Sjoestoem (56″18). Missione compiuta per Gabriele Detti: il livornese ha centrato l’obiettivo del pass nell’atto conclusivo dei 400 stile libero in 3’44″67 (terzo tempo), non convincendo però fino in fondo in delle heat nelle quali probabilmente non tutti hanno forzato. Non a caso il best time è stato del tedesco Henning Mühlleitner (3’43″67) a precedere l’austriaco Felix Auböck (3’43″91) e appunto l’azzurro. Presenti nell’atto concluso i favoriti principali, ovvero i due australiani Elijah Winnington (3’45″20) e Jack McLoughlin (3’45″20), anche loro non brillanti come ci attendeva. Attenzione poi alla coppia americana formata da Kieran Smith (3’45″25) e da Jack Mitchell (3’45″38). Decimo tempo per Marco De Tullio (3’45″85) escluso dall’atto conclusivo, come anche il lituano Danas Rapsys (3’46″32).

Terza distanza che mette in palio un accesso in Finale e terzo pass per l’Italia. E’ stata Ilaria Cusinato a raggiungere questo traguardo, nuotando un buon crono da 4’37″37 (ultimo tempo utile per essere tra le migliori otto) nei 400 misti donne. Un ‘ottima prova della veneta a cui probabilmente qualcosa è mancato nell’ultima frazione a stile libero. Nona, invece, Sara Franceschi in 4’39″93. Miglior prestazione delle batterie ottenuta dall’americana Emma Weyant (4’33″55), mentre la lady di ferro Katinka Hosszu (4’36″01, sesta) non è parsa così brillante, ma sarà comunque parte dell’atto conclusivo.

Tutto facile per Nicolò Martinenghi che, senza forzare più di tanto, ha ottenuto un buon 58″68 nei 100 rana, classificandosi in quarta piazza nella classifica generale delle heat. Passaggio di turno in semifinale comodo nella graduatoria comandata dal fuoriclasse britannico Adam Peaty (57″56). Di sicuro, si prevedono semifinali molto tirate dal momento che l’olandese Arno Kamminga (57″80) e lo statunitense Michael Andrew (58″62) hanno fatto vedere ottimi riscontri. Bene anche Federico Poggio, nono nell’ordine dei tempi (59″33) e autore del personale.

A chiosa di questa giornata, nella staffetta 4×100 sl priva dell’Italia, Australia (3’31″73) e Olanda (3’33″51) hanno mostrato chiari segnali di vitalità, ma Canada, Gran Bretagna e Stati Uniti sono squadre molto agguerrite.

Foto: LaPresse

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