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Nuoto, Simona Quadarella fuori dal podio nei 1500 sl. Oro olimpico per Katie Ledecky

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Sfuma il sogno di Simona Quadarella di salire sul podio alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La nuotatrice romana, pluri-campionessa d’Europa, ha concluso in quinta posizione la finale dei 1500 sl a causa di un crollo accusato dopo i primi 1000 metri. Oro, come ampiamente annunciato, per l’americana Katie Ledecky in 15’37″34, che ha preceduto la connazionale Erica Sullivan (15’41″41) e la tedesca Sarah Kohler (15’42″91). Quarta la cinese Jianjiahe Wang (15’46″37), mentre la portacolori del Bel Paese ha toccato l’ultima piastra con un modesto 15’53″97.

I rimpianti sono enormi, se pensiamo che il record italiano di Simona Quadarella è di 15’40″89 ed oggi sarebbe valso la seconda piazza. Inoltre una nuotatrice come la Kohler va considerata certamente di buon livello, ma è stata sconfitta regolarmente dalla laziale negli ultimi anni. Dunque una vera e propria mazzata per l’italiana, che a questo punto deve maledire il virus con cui ha dovuto fare i conti poco più di due settimane fa, proprio alla vigilia della partenza per i Giochi: un imprevisto che, a conti fatti, si è rivelato purtroppo determinante in senso negativo.

Katie Ledecky ha dominato la gara sin dal tuffo iniziale, scappando via nei primi 300 metri e poi limitandosi a gestire un vantaggio sempre superiore ai due secondi e mezzo, senza strafare. Quadarella è rimasta a lungo con Wang e Kohler all’inseguimento della statunitense, occupando anche la seconda posizione dai 550 ai 900 metri. Dopo i primi 2/3 di gara, tuttavia, la romana ha accusato un crollo repentino: il suo passo è passato da circa 31″5 a vasca fino ad oltre 33″ in alcuni passaggi. Ai 1200 metri l’azzurra si è staccata definitivamente, mentre da dietro è risalita con una grande rimonta l’americana Sullivan, andando a prendersi l’argento.

Simona Quadarella potrà riprovarci negli 800 sl, dove Katie Ledecky sarà la chiara favorita per un bis d’oro. La condizione palesata quest’oggi dalla romana, tuttavia, non induce all’ottimismo.

Foto: Lapresse

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