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Editoriali

Olimpiadi: Italia, per la top10 nel medagliere non sarà facile. Scherma senza fuoriclasse, Lombardo la delusione

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Un oro, un argento e tre bronzi: questo il bottino dell’Italia dopo i primi due giorni di Olimpiadi a Tokyo 2020. Un bilancio sicuramente buono, che ci colloca in sesta posizione nel medagliere, ma di certo non eccezionale.

Ci saremmo attesi un oro, più oggi che ieri. Il più accreditato era Manuel Lombardo, numero 1 del ranking mondiale nella categoria -66 kg di judo. Sin dal primo incontro, tuttavia, il piemontese è apparso l’ombra di se stesso. Poco esplosivo e guizzante, persino prevedibile: l’antitesi del judoka capace di sgretolare gli avversari con ippon fulminei. Quello di oggi non era veramente il campione che conosciamo, ha combattuto al 30% del potenziale. E’ vero che siamo solo all’alba dell’evento a cinque cerchi, eppure possiamo già definire Lombardo, per ora, la vera delusione azzurra di questi Giochi.

In compenso a stupire in positivo ci ha pensato Vito Dell’Aquila, tra i favoriti per un posto sul podio nei -58 kg di taekwondo e bravo a sfruttare la grande occasione che il tabellone gli ha presentato con la prematura eliminazione del sudcoreano Jun Jang. E domani Simone Alessio ci dirà se quelle di Tokyo verranno ricordate per l’Italia come le Olimpiadi del taekwondo…

Con la speranza di venire smentiti nei prossimi giorni, appare purtroppo in maniera nitida come la scherma sia oramai una miniera dalla vena aurifera in via di esaurimento. Occorre essere sinceri: ad oggi non c’è più un vero fuoriclasse in Italia. Senza scomodare il mito Valentina Vezzali, mancano anche una Elisa Di Francisca o una Giovanna Trillini. Manca l’atleta che parta senza dubbio alcuno per vincere qualsiasi gara, come ad esempio l’ungherese Aron Szilagyi nella sciabola. Probabilmente la musica potrebbe cambiare nelle prove a squadre, dove la solidità del collettivo conta più delle individualità. Ma è fuor di dubbio che, ormai da qualche anno, la scherma italiana continui a produrre ottimi atleti, ma non più fuoriclasse assoluti. In nessuna arma, fioretto compreso.

Passando quasi sottotraccia, ha deluso, e non poco, anche il tiro con l’arco, a cominciare dalla mancata qualificazione ai Giochi della squadra maschile. Mauro Nespoli e le tiratrici non hanno mai davvero dato la sensazione di poter ambire a giocarsi una medaglia, sin dal ranking round svoltosi venerdì. Salvo improbabili exploit nei tabelloni individuali, si prospetta la seconda Olimpiade consecutiva senza medaglie per uno sport che ha dato tantissimo all’Italia fino al 2012 e che ora mostra crepe sempre più evidenti.

In conclusione, il bilancio dopo due giorni è buono, ma non ottimo. Diversi siti specializzati, tra cui Gracenote, avevano pronosticato addirittura 41 medaglie per l’Italia, a nostro avviso un numero eccessivo e probabilmente fuori dalla realtà. Noi metteremmo la firma per superare i 28 allori di Pechino, Londra e Rio, magari toccando quota 30. Questa è certamente un’Italia numerosa e competitiva, ma non paragonabile, per esempio, a quella di Atlanta 1996 o Sydney 2000, quando spiccavano alcune roccaforti che garantivano ori a raffica (ad esempio ciclismo su pista e canoa velocità). Eccellere negli sport ‘da cronometro’ è ben diverso che farlo in discipline molto più aleatorie, dove magari si decide tutto in una stoccata o all’ultimo tiro. Per confermarsi nella top10 del medagliere, come accade ininterrottamente dal 1996, l’Italia avrà bisogno probabilmente di 10 ori (o 9 con un cospicuo numero di argenti), una vera e propria montagna da scalare, perché ad oggi è impossibile individuare una competizione in cui un azzurro parta ragionevolmente una spanna sopra gli avversari. Inoltre la concorrenza abbonda: tolte le inarrivabili Usa, Cina, Giappone, ROC (Comitato Olimpico Russo) e Gran Bretagna, nazioni come Francia, Australia, Olanda, ma anche Ungheria, Corea del Sud e Nuova Zelanda sembrano in grado di poter mettere nel mirino (alcune anche con estrema facilità) quel fatidico obiettivo delle vittorie in doppia cifra. Tutti hanno delle miniere d’oro da cui attingere tanto. Pensiamo, solo per fare un esempio, al tiro con l’arco per la Corea del Sud: ha già vinto due titoli e sarebbe una sorpresa se non arrivasse a cinque…Mai come questa volta non sarà per nulla facile per l’Italia confermarsi nel gotha dell’olimpismo.

Foto: Lapresse

3 Commenti

1 Commento

  1. giuforest

    25 Luglio 2021 at 19:36

    Credo sia troppo prematuro fare già bilanci adesso, io sono invece ottimista, abbiamo fallito alcune opportunità, è vero ma credo che l’Italia si piazzerà bene in ogni caso, del resto siamo pur sempre l’Italia e verremo fuori in qualche modo, io gli ori nella scherma me li aspetto nelle prove a squadre

  2. andre

    25 Luglio 2021 at 17:25

    Io invece sono ottimista..l italia ha rispetto al passato tante discipline in cui eccellere.
    5 medaglie dopo 2 giorni sono poche?
    A me sembra un articolo e una valutazione un po prematura..

  3. OLIMPIONICO

    25 Luglio 2021 at 17:07

    Purtroppo questa situazione era molto percebibile da chi studia, come me, i siti di scommesse. Da’ fastidio il continuo ottimismo RAI ad esempio nel Nuoto. Comunque speriamo sempre: ITALIA !

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