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Olimpiadi, pagelle Italia 27 luglio: Giorgia Bordignon e Maria Centracchio, l’Italia che supera i propri limiti

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PAGELLE ITALIA OLIMPIADI 27 LUGLIO

Basket 3×3, 6: è terminata ai quarti di finale l’esperienza delle azzurre, sconfitte dalla Cina. Alla resa dei conti la medaglia si è rivelata fuori portata, tuttavia a queste ragazze bisognerà sempre dire ‘grazie’ per il titolo mondiale del 2018 e per la storica qualificazione olimpica ottenuta.

Mauro Nespoli, 7: sembra essersi calato con un altro atteggiamento nel torneo individuale dopo la non convincente prestazione nella prova mista a coppie. Lo sguardo dell’arciere azzurro appare completamente diverso. Primi due turni superati in scioltezza, è agli ottavi di finale e nella sua parte di tabellone è stato eliminato il sudcoreano Kim. E’ ancora lunga, ma si può sperare…

Squadra Italia ginnastica artistica, 9: Vanessa Ferrari, Martina Maggio e le gemelle Asia/Alice D’Amato hanno mancato la medaglia per appena quattro decimi. Una prestazione eccezionale e senza sbavature, che ha testimoniato la grande unione di un gruppo molto eterogeneo. Ora la ginnastica azzurra meriterebbe la ciliegina sulla torta…

Angela Carini, 7,5: va vicinissima all’impresa contro la temibile taiwanese Nien-Chin Chen, arrendendosi per split-decision al termine di un incontro tiratissimo. Un peccato, ma la stoffa c’è e si potrà puntare su questa ragazza in futuro.

Stefanie Horn, 8: cosa dire a questa italo-tedesca con cui troppo spesso la sorte sembra accanirsi. Questa volta la continuità non le è mancata tra semifinale e finale, anzi. Ma veder sfumare la medaglia per 2 decimi e addirittura l’oro per un tocco di palina fa davvero male. In fondo ha appena 30 anni: dovrà avere la forza di incassare questa profonda delusione e riprovarci a Parigi 2024.

Eva Lechner, 5: gara anonima, ma il problema non è la veterana altoatesina, bensì un movimento, quello della mountain bike, che dai tempi di Paola Pezzo non riesce più a sfornare una vera campionessa.

Spadiste, 8: un bronzo meritato per Rossella Fiamingo, Federica Isola, Mara Navarria ed Alberta Santuccio. Oggi le azzurre avrebbero potuto battere chiunque, tranne l’Estonia: contro le baltiche da troppi anni maturano sconfitte anche piuttosto nette. Lehis e compagne mettono in atto un tipo di scherma che risulta indigesto alle nostre portacolori.

Maria Centracchio, 9: conquista un bronzo insperato nel judo ed emoziona quando lo dedica alla sua terra natìa, il Molise. Certi valori costituiscono la base per costruire risultati straordinari.

Christian Parlati, 6,5: era davvero in forma ed avrebbe anche potuto confezionare l’exploit. Peccato che si sia ritrovato sin dagli ottavi il giapponese Nagase, poi vincitore dell’oro. I nipponici sono sempre più un incubo per i judoka azzurri: proprio non riusciamo in alcun modo a sconfiggerli nelle occasioni che contano.

Sofia Ceccarello-Marco Suppini, 4: restano lontanissimi dalla zona qualificazione, terminando la gara mista a coppie nelle ultime posizioni. Prosegue il momento di grande difficoltà del tiro a segno. I giovani non mancano e potrebbero essere pronti già da Parigi 2024. Tuttavia la transizione dall’era Campriani si sta rivelando molto complessa e avara di risultati.

Thomas Ceccon, 8,5: sfiora la medaglia nei 100 dorso, poi dopo mezza giornata si toglie lo sfizio di precedere Dressel e realizzare il miglior tempo assoluto delle semifinali dei 100 sl. Ci lamentiamo spesso che lo sport italiano non produce più fuoriclasse: e se ne avessimo trovato uno in vista di Parigi?

Federica Pellegrini, 8: a quasi 31 anni centra la quinta finale olimpica consecutiva nei 200 sl. Nessuna ci era mai riuscita nella storia. Domani scenderà in acqua senza velleità di medaglia, ma meritandosi l’onore e il rispetto di un popolo e delle stesse avversarie di cui continua a rappresentare una fonte d’ispirazione.

Martina Carraro, 6: sin dalla semifinale si era compreso come la medaglia fosse fuori portata nei 100 rana. Disputa comunque una buona Olimpiade.

Alice Betto, 7: conclude la gara di triathlon in settima posizione. Una grande prestazione dal sapore di premio alla carriera.

Italia volley femminile, 7,5: è servito salire di livello per battere la Turchia, ma le azzurre hanno dimostrato un potenziale superiore alle anatoliche allenate dall’italiano Guidetti. Prosegue il cammino verso l’obiettivo dell’8 agosto.

Settebello pallanuoto, 7: va in svantaggio 2-6 con la Grecia, rimonta, pareggia e quasi rischia di vincere. Con il passare delle partite gli uomini di Campagna potrebbero crescere. Lo scoglio decisivo sarà rappresentato da un quarto di finale che si annuncia complicato.

Giorgia Bordignon, 10: si merita il voto più alto perché rappresenta la più grande sorpresa dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo (dubitiamo che qualcuno possa superarla). Agguanta un argento che definire insperato alla vigilia è poco. Ha disputato una gara perfetta, migliorando a più riprese i propri record italiani. A 34 anni una perla che vale una carriera. Complimenti vivissimi.

Foto: Lapresse

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