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Olimpiadi, pagelle Italia 28 luglio: virus, occasioni perse e promesse di futuro

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PAGELLE ITALIA OLIMPIADI TOKYO 28 LUGLIO

Nazionale Italia basket, 7: gli azzurri giocano alla pari con l’Australia infarcita di esperti giocatori NBA e tra le candidate ad un posto sul podio. Un match affrontato senza timori e perso solo di misura, in primis a causa della maggiore incisività degli oceanici nei rimbalzi d’attacco. L’obiettivo dei quarti di finale resta vivo, ma quello con la Nigeria si annuncia come un vero e proprio spareggio.

Irma Testa, 8: continua a dominare ed è già sicura di tornare a casa con una medaglia. Ma non può bastarle, perché tecnicamente la campana è la migliore della categoria, nonché candidata (perché no?) anche al titolo di miglior pugile delle Olimpiadi. Non deve temere nessuna rivale, neppure la campionessa del mondo Nesthy Petecio che affronterà in semifinale.

Filippo Ganna, 7,5: l’oro era fuori portata, peccato per la medaglia sfumata per meno di due secondi. A cronometro è il migliore del mondo, ma su percorsi piatti, da specialisti. Quello odierno era un tracciato senza un metro di pianura, con continui saliscendi. Al Giro o al Tour l’avremmo definito un “percorso non per specialisti puri, in cui gli scalatori potrebbero difendersi”. A nostro avviso il piemontese si è già superato lottando per il podio sino all’ultimo metro. Ora si giocherà tutte le cartucce nell’inseguimento a squadre su pista.

Alberto Bettiol, 6,5: chiude la cronometro a ridosso della top10, confermando di attraversare un buon periodo di forma.

Lorenzo Tocci-Giovanni Tocci, 6: gara sufficiente, ma entrambi saranno consapevoli di aver sprecato l’occasione della vita per salire sul podio alle Olimpiadi nei tuffi. Un treno che non passa tutti i giorni.

Sciabolatori, 8: prima rischiano di uscire con l’Iran ai quarti, poi compiono un’impresa contro l’Ungheria di Szilagyi. L’oro sembrava alla portata, ma la Corea del Sud si è rivelata superiore, soprattutto dal punto di vista della brillantezza fisica. Una menzione speciale per Aldo Montano: a 42 anni ed alla sua ultima Olimpiade ha dato l’ennesimo esempio di professionalità ed attaccamento alla Bandiera, risultando decisivo in semifinale con una rimonta che ha consentito agli azzurri di ricucire il gap sui magiari.

Alice Bellandi, 7: il settimo posto è un buon risultato, ma rimarrà sempre il rammarico per un quarto di finale in cui le decisioni della giuria non hanno convinto. A 22 anni l’azzurra può ancora crescere molto in una categoria di peso (-70 kg) senza grandi fuoriclasse.

Nicholas Mungai, 5,5: si ferma subito al primo turno contro l’uzbeko Davlat Bobonov, futuro vincitore della medaglia di bronzo.

4 di coppia canottaggio, 6: non giriamoci attorno, era una nitida carta da medaglia d’oro. L’avvio era stato convincente, gli azzurri stavano per scappare via e, di solito, quando partono forte, poi diventano imprendibili. Invece, sul più bello, un problema ad un filaremo ha spazzato via in un attimo il sogno di dedicare un risultato speciale all’indimenticato Filippo Mondelli. Bisogna resettare e riprovarci per Parigi 2024, magari anche con l’innesto di un paio di giovani davvero molto interessanti.

4 senza canottaggio, 9: bravissimi, quasi eroici. A due ore dalla partenza il Coni annuncia la positività al Covid di Bruno Rosetti. L’equipaggio dell’Italia cambia all’ultimo momento con l’ingresso di Marco Di Costanzo, in uno sport dove allenamenti, intesa ed affiatamento sono tutto…Ciò nonostante gli azzurri vincono un incredibile bronzo, peraltro dovendo fare i conti anche con una assurda invasione di corsia da parte della Gran Bretagna (neanche squalificata, per la cronaca…).

4 di coppia femminile canottaggio, 8: un quarto posto che sa di futuro. Il movimento femminile sta crescendo anno dopo anno. E chissà che domani non si regali anche la prima medaglia della storia alle Olimpiadi…

Federica Pellegrini, 10: un voto alla carriera. Si ritira un monumento indelebile dello sport italiano, che accosteremo sempre a pilastri come Alberto Tomba, Sara Simeoni, Pietro Mennea, Stefania Belmondo, Valentino Rossi, Armin Zoeggeler, Valentina Vezzali e così via.

Federico Burdisso, 8,5: 20 anni ancora da compiere, agguanta un bronzo che deve rappresentare un punto di partenza. La missione è difficile, forse impossibile. Ma l’azzurro dovrà provare a lanciare la sfida a Kristof Milak nei prossimi anni, evitando il rischio di accontentarsi di diventare un piazzato di successo.

Simona Quadarella, 5: è impressionante constatare come l’Italia stia ottenendo buoni risultati e medaglie nel nuoto senza disporre delle proprie punte di diamante. Gregorio Paltrinieri è menomato dalla mononucleosi, ma la stessa romana, poco più di due settimane fa, aveva fatto i conti con un virus poco prima della partenza per il Giappone. Un imprevisto che ha presentato il conto: sfortuna nerissima.

4×200 sl, 7: il quinto posto è un risultato di spessore, nonché il massimo possibile. Gran Bretagna, Australia, Stati Uniti e ROC avevano qualcosa in più.

Camila Giorgi, 7,5: si è spinta oltre i propri limiti raggiungendo i quarti di finale, obiettivo non previsto alla vigilia. Non ne le è riuscito l’ennesimo miracolo contro Svitolina, ma ad ogni modo ha dato spettacolo per tutto il torneo.

Fabio Fognini, 7: ci ha provato con le unghie e con i denti contro Medvedev, giocatore chiaramente più forte su questa superficie. Il suo rammarico è non aver potuto prendere parte al tabellone di doppio a causa del forfait di Matteo Berrettini: il ligure ed il romano avrebbero formato una coppia da medaglia.

Nazionale italiana volley, 6,5: arriva una vittoria importante contro il Giappone, ma il livello non sembra ancora alto a tal punto da sperare in qualcosa in più di una semplice qualificazione ai quarti. Chissà che, come già accaduto in passato, gli azzurri non si trasformino poi nella fase ad eliminazione diretta.

Foto: Lapresse

1 Commento

  1. Fedetsrm

    28 Luglio 2021 at 19:11

    Dispiace veramente per Ganna, oggi aveva anche gamba… speriamo resti a questo livello anche fra 4 anni!

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