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Tokyo 2021

Olimpiadi, pagelle Italia 30 luglio: insufficienze gravi per spadisti, De Gennaro e Margherita Panziera

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PAGELLE ITALIA OLIMPIADI TOKYO 30 LUGLIO

Lucilla Boari, 9: dopo le prove a squadre sembrava impossibile che l’Italia del tiro con l’arco potesse agguantare una medaglia nei tabelloni individuali. Invece la 24enne mantovana si è superata, denotando grande solidità di nervi nei momenti decisivi. Un alloro che dà respiro ad un movimento che a Rio era rimasto a secco e che sin qui aveva faticato.

Yemaneberhan Crippa, 6,5: chiude la finale dei 10000 metri a ridosso della top10 e come secondo europeo. Purtroppo nel mezzofondo gli africani fanno un altro sport.

Siepisti, 7: Ahmed Abdelwahed ed Ala Zoghlami agguantano la finale dei 3000 metri, risultato tutt’altro che scontato alla vigilia. Ora il sogno sarebbe chiudere tra i migliori 8.

Gianmarco Tamberi, 6: si qualifica in finale senza brillare, peraltro senza effettuare alcun salto ottimale dal punto di vista tecnico. Domenica dovrà inventarsi qualcosa, perché nella stagione in corso non ha mai convinto.

Carambula-Rossi e Menegatti-Orsi Toth, 4,5: concludono l’Olimpiade senza vittorie e vengono subito eliminati senza lasciare il segno. Cinque anni dopo il beach volley azzurro si aggrappa ancora ai soli Lupo-Nicolai. E’ chiaro che l’assenza di ricambi stia diventando un problema sempre più impellente, soprattutto in campo femminile.

Spadisti, 4: prosegue il momento negativo della scherma italiana. L’alibi della giuria non regge. Il quartetto italiano aveva le carte in regola per arrivare sino in fondo, ma ancora una volta qualcosa non ha funzionato. Si prospetta una ristrutturazione imponente in vista di Parigi 2024?

Margherita Panziera, 3: dopo i Mondiali 2019, stecca anche le Olimpiadi del 2021. Ormai è evidente che fatica a reggere la pressione in tutti gli eventi internazionale che non siano gli Europei.

Rebecca Nicoli, 6,5: combatte alla pari i primi due round con la temibile irlandese Harrington, a nostro avviso il primo poteva venirgli assegnato, mentre il secondo lo aveva letteralmente dominato. Non per i giudici, che hanno visto tutt’altro match. La ragazza comunque ha qualità e potrà prendersi la rivincita a Parigi, giurie permettendo…

Silvia Zennaro, 8: nessuno si sarebbe mai aspettato di vederla in lizza per una medaglia nella classe Laser Radial. Brava a prescindere, ora dovrà cercare il tutto per tutto nella Medal Race.

Giovanni De Gennaro, 4: le dichiarazioni della vigilia erano state molto baldanzose, ma non hanno trovato il riscontro dei fatti. La mancata qualificazione alla finale è un boccone amarissimo da digerire. Quest’anno, a 29 anni, sembrava aver trovato finalmente la giusta maturità, tuttavia ancora una volta, come accaduto spesso nell’arco della sua carriera, è mancato proprio nel grande appuntamento.

Nadia Battocletti, 7,5: centra la finale dei 5000 metri con un atteggiamento spavaldo e volitivo. Una giovane di sicuro avvenire, almeno in campo europeo. Nel mezzofondo è durissima emergere contro l’ondata africana.

4×400 mista atletica, 6,5: il record italiano non è bastato per agguantare la finale. Gli azzurri sono stati i primi degli esclusi, ma non hanno sfigurato. Una partecipazione più che dignitosa.

Gregorio Paltrinieri, 6,5: una buona batteria dei 1500 sl, senza strafare e con il 4° crono di ingresso in finale. Neanche lui sa cosa aspettarsi. L’approccio giusto è quello di continuare a vivere alla giornata.

Foto: Lapresse

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