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Olimpiadi, pagelle Italia 31 luglio: Jessica Rossi il flop più grande; Irma Testa, il bronzo non basta

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Jessica Rossi

PAGELLE ITALIA OLIMPIADI TOKYO SABATO 31 LUGLIO

Guido Migliozzi, 7: dopo un primo giro non esaltante, risale di prepotenza nella seconda e terza tornata. Si trova a 3 lunghezze dal podio ed a 5 dal primo posto. Durissima per una medaglia, ma con un ultimo giro perfetto…Di sicuro conferma la sua grande ascesa: il 4° posto agli US Open non era stato casuale, anzi.

Italia completo equitazione, 3: ultimo posto, 15ma su 15, dopo la prova di dressage. Come si suol dire: una partecipazione decoubertiniana.

Linda Olivieri e Yadisleidy Pedroso, 6: centrano l’obiettivo minimo della semifinale nei 400 hs. Sarà difficile andare oltre.

Daisy Osakue, 8: entra una nuova dimensione eguagliando il record italiano di Agnese Maffeis ed accedendo nella finale del lancio del disco con la quinta miglior misura. Ora non dovrà sentirsi appagata nell’atto conclusivo.

Luminosa Bogliolo, 6,5: supera la batteria dei 100 hs in maniera convincente. E’ chiaro che per la finale servirebbe una grandissima impresa, ma si conferma su buoni livelli.

Jessica Rossi, 2: forse il flop peggiore dell’Italia di tutta l’Olimpiade. Aveva mancato l’accesso alla finale individuale per un piattello: ci può stare. Ma oggi ha offerto un rendimento disastroso nella gara mista a coppie, con un totale di 67/75 e, soprattutto, una seconda serie da 20/25, decisamente non all’altezza in tale contesto. Due quesiti: Silvana Stanco era arrivata davanti a Jessica Rossi nella gara individuale, non avrebbe meritato il posto nel mixed? E’ stato ottimale schierare in coppia due ex-coniugi, con tutte le implicazioni che ne possono derivare? Il risultato di oggi fornisce risposte esaurienti.

Mauro De Filippis, 7: fa il suo e chiude con 74/75 nel trap misto. Sarebbe stato un punteggio da medaglia con una Jessica Rossi all’altezza.

Mauro Nespoli, 9: si è davvero superato. La medaglia non può considerarsi una sorpresa, perché da anni è uno dei migliori arcieri al mondo. Sin qui gli era sempre mancato un grande acuto in una gara individuale di un grande evento come Mondiali o Olimpiadi. Certo, resta il rammarico per un oro alla portata: con un pizzico di cinismo in più…

Sciabolatrici, 5: ormai è chiaro come questa non sia l’Olimpiade della scherma. Martina Criscio, Rossella Gregorio, Irene Vecchi e Michela Battiston, sulla carta, componevano la squadra azzurra più debole tra le sei qualificate. Eppure la medaglia era ad un passo, prima di dilapidare un vantaggio di 11 stoccate, peraltro come era già accaduto alla compagine di fioretto femminile nella semifinale con la Francia. Sperando che i fiorettisti salvino domani, almeno in parte, un bilancio fallimentare, di sicuro qualcosa negli ingranaggi del giocattolo scherma si è rotto.

Lorenzo Zazzeri, 7,5: bravissimo a strappare la qualificazione per la finale dei 50 sl, non era scontata. E in questa gara, spesso, si materializza qualche sorpresa…

Simona Quadarella, 8,5: non era per niente semplice rialzarsi dopo la batosta dei 1500 sl. Ha reagito davvero con orgoglio, da campionessa. Il peso specifico di questo bronzo olimpico vale più di tutti gli ori europei messi in bacheca.

Squadra Italia judo, 7: la sola partecipazione a questo evento testimonia l’ormai elevato livello medio raggiunto dal movimento tricolore. Peccato per l’eliminazione per 4-3 contro Israele. Nel complesso il judo esce promosso da questi Giochi, anche se distante dai fasti di Rio 2016 (quando i due metalli furono di colore ben più pregiato).

Sofia Ceccarello, 5: mai in corsa per la qualificazione nella carabina 3 posizioni. Ha solo 18 anni: il tiro a segno italiano, in grave crisi, non può rinunciare a questa ragazza nell’opera di ricostruzione.

Irma Testa, 5,5: la medaglia di bronzo, diciamolo apertamente, non può soddisfarla. Per niente. Era la favorita n.1 per il titolo, quella tecnicamente dotata di più classe. Oggi è caduta nella trappola della filippina Petecio, che non le ha dato tempo di ragionare su come venire a capo del problema che stava emergendo. Una sconfitta meritata, che testimonia come la campana debba ancora progredire per ambire all’oro olimpico. A Parigi ci proverà per la terza volta.

Nazionale Italia basket, 9: sulla carta gli azzurri non dovevano neppure qualificarsi per le Olimpiadi. Invece prima il miracolo di Belgrado, ora la qualificazione ai quarti di finale dopo aver battuto quest’oggi la Nigeria zeppa di giocatori NBA. Il sogno continua: questa squadra ha un futuro.

Antonino Pizzolato, 8: meriterebbe 10 per la mentalità che ha messo in mostra. Non ha partecipato semplicemente per tornare in Italia con una medaglia (che poi ha comunque vinto), ma con quella del metallo più prezioso. Ha dato tutto, e anche di più. Battere la Cina sarebbe stata un’impresa da extra-terrestre.

Mattia Camboni, 5: la maledizione delle Olimpiadi e della Medal Race colpisce ancora una volta la vela italiana. La squalifica per partenza anticipata spezza in un colpo solo i sogno del laziale che, per quanto visto nelle 12 regate precedenti, meritava ampiamente una medaglia. Ha pagato carissimo un errore evitabile. Un podio olimpico alla vela tricolore manca dal 2008: riusciranno Tita-Banti o Silvia Zennaro a sfatare il tabù?

Settebello, 6,5: comoda vittoria contro il Giappone, ma non era un test attendibile. Lo sarà invece il prossimo contro l’Ungheria. Sin qui il vero potenziale degli uomini di Campagna non si è ancora visto.

Anna Bongiorni, 6,5: eliminata in semifinale nei 100 metri, ma è già stata brava ad arrivarci.

Elena Bellò, 6: vedi sopra, già un buon risultato approdare in semifinale. Questa ragazza ha buoni margini di crescita negli 800 metri.

Filippo Randazzo, 7,5: strappa una eccellente qualificazione per la finale del salto in lungo con la sesta misura complessiva, 8,10 metri. Nell’atto conclusivo servirebbe il balzo della vita per sognare qualcosa di grande, magari tra 8,25 e 8,30.

Marcell Jacobs, 8,5: l’Italia sta sognando ad occhi aperti, perché non aveva mai potuto contare su un interprete di tale livello nella gara più prestigiosa in assoluto, i 100 metri. Migliora il record italiano con facilità, dando la sensazione di poter fare ancora meglio. Il primo obiettivo, che sarebbe un risultato storico, è quello di raggiungere la finale. A quel punto potrebbe accadere di tutto, perché in questo momento non esiste un padrone della specialità come lo è stato per anni Usain Bolt.

Filippo Tortu, 6,5: raggiunge l’obiettivo minimo della semifinale dei 100 metri con il personale stagionale di 10″10. Non sembra quello che nel 2019 riuscì a giungere in finale ai Mondiali, ma domani proverà il tutto per tutto.

Nazionale Italia femminile volley, 4,5: brusco risveglio per le azzurre, irriconoscibili e travolte 0-3 da una Cina quasi eliminata. Ora la sfida contro gli Usa deciderà la vincente del girone e sarà decisiva: chi perde, infatti, rischia di ritrovarsi ai quarti di finale già la Serbia in caso di sorteggio sfortunato…

Foto: Lapresse

2 Commenti

1 Commento

  1. marbe

    31 Luglio 2021 at 22:52

    Consiglio per le prossime pagelle: specificate lo sport di cui si sta parlando

    • Federico Militello

      1 Agosto 2021 at 02:10

      Va bene, ha ragione. In effetti ci avevo pensato.

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