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Scacchi: World Cup 2021, fuori Caruana e Giri! Vachier-Lagrave passa col brivido, Carlsen facile. Tra le donne nessuna vera sorpresa

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Emozioni e sorprese a non finire nel terzo turno della World Cup per quanto riguarda il torneo open, che poi è nella sostanza quello maschile. Vanno fuori sia Fabiano Caruana che Anish Giri: l’italoamericano e l’olandese si fanno sorprendere l’uno già nelle partite a cadenza classica, l’altro negli spareggi. La parte bassa del tabellone diventa così aperta a molti pronostici.

Caruana, in particolare, esce incredibilmente sconfitto dal confronto con il Grande Maestro kazako Rinat Jumabayev, che ha un ELO inferiore di quasi 200 punti rispetto a quello dell’italoamericano. Non solo c’è l’eliminazione, ma anche, in proiezione, la perdita del numero 2 del mondo a favore del cinese Ding Liren, che ringrazia senza giocare. Dopo una patta blanda nella prima partita, il disastro Caruana lo combina nella seconda, e per di più con il Bianco. Con la linea posizionale del Gambetto di Donna rifiutato l’ex sfidante al titolo mondiale non riesce a venire a patti, e forse nemmeno con un tempo che non lo aiuta troppo. In qualunque caso, alla 28a mossa sceglie la passività catturando l’Alfiere nero con la Torre rimasta, trovandosi in difficoltà. Jumabayev sbaglia alla 32a, non vedendo una bella continuazione con cui Caruana sembra aver risolto tutti i problemi: finale di Donna e Cavallo contro due Torri e Cavalli, e con pedone in più che però conta relativamente. Passa la quarantesima, passa il controllo del tempo, ma l’italoamericano piazza un secondo grave errore, stavolta decisivo, subito dopo. Sbaglia, infatti, il piazzamento della Donna, spedendola fuori dal raggio d’azione della partita, e questo gli costa, stavolta definitivamente, l’eliminazione, che arriva 17 tratti dopo con l’abbandono.

LA SECONDA DI CARUANA-JUMABAYEV (All’interno tutte le altre partite)

Va fuori anche l’olandese Anish Giri: il numero 4 del tabellone viene estromesso dal torneo dall’uzbeko Nordibek Abdusattorov, con altra differenza ELO importante (146). Dopo le due partite a cadenza classica finite in parità, Giri perde malamente sia la prima che la seconda della coppia iniziale di spareggi a tempo veloce. E proprio su questi si svolge il quasi dramma della sfida tra il francese Maxime Vachier-Lagrave e il russo David Paravyan. Nella seconda partita blitz, infatti, accade questo: il transalpino mette subito in grande difficoltà sia di posizione che di tempo il suo avversario. Questi, con due secondi sull’orologio (al netto dell’incremento) contro un minuto e mezzo di “MVL”, chiede la patta per tripla ripetizione di posizione. Alla verifica, la cosa non è neanche andata lontana dal verificarsi, due minuti in più (da regolamento) a Vachier-Lagrave, che però spreca. E spreca perché, nel frattempo, Paravyan la difesa la trova. Tanto per cambiare, il francese la sfida la vince comunque, all’Armageddon. E adesso ci sarà l’ottavo spettacolo con il prodigio indiano quindicenne Rameshbabu Praggnanandhaa. E non è finita qui: esce anche l’azero Shakhriyar Mamedyarov contro l’armeno Haik Martirosyan. In breve, con l’uscita anche di Van Foorest e Navara, a marciare (quasi) compatti sono solo i russi e Magnus Carlsen, che rifila un altro 2-0 al connazionale Aryan Tari.

Nel torneo femminile, dove si gioca un turno in meno e dunque il tabellone si è già allineato agli ottavi di finale, non ci sono sostanzialmente sorprese. Avanzano quasi tutte le migliori, e le uniche due giocatrici di prima fascia a uscire sono la sesta del tabellone, l’indiana Harika Dronavalli, e la numero 18 del seeding, la georgiana Bela Khotenashvili. Da osservare i confronti Goryachkina-Stefanova e Mariya Muzychuk-Kosteniuk, l’uno sull’asse russo-bulgaro, l’altro su quello ucraino-russo.

Le partite del torneo femminileTabelloni maschile e femminile

Foto: Lennart Ootes / FIDE

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