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Softball, Olimpiadi Tokyo: Giappone, è trionfo in patria! S’infrange il sogno americano

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Il Giappone si prende la rivincita del girone, batte gli Stati Uniti per 2-0 e conquista la medaglia d’oro alle Olimpiadi di casa, a Tokyo. Arriva così il sigillo finale per le campionesse in carica, di cui soltanto tre giocatrici erano rimaste del gruppo di Pechino (Yukiko Ueno, più che una lanciatrice un simbolo, Yukiyo Mine ed Eri Yamada). Un trionfo meritato, per quanto fatto vedere nel raggruppamento e per come, in un giorno, sono rapidamente cambiate le carte in tavola.

Sono le giapponesi le prime a rischiare di portare a casa il punto, con una terza base raggiunta in tre atti da Yamada, senza però riuscire a completare l’opera. Rispondono le americane con Chidester che arriva anche lei in terza soprattutto su due lanci pazzi, ma finisce lì. Nel secondo un doppio gioco fa cadere le speranze di Stewart e Spaulding.

La terza ripresa è solo l’anticamera degli avvenimenti della quarta: singolo di Fujita, bunt di sacrificio di Yamazaki, Agatsuma che si fa eliminare per dare alla succitata Fujita la terza base. Ichiguchi guadagna la base su ball, poi il singolo di Atsumi regala il primo RBI alle nipponiche.

Con Cat Osterman già fuori dal terzo inning, Monica Abbott rileva Ally Carda, ma esordisce con un lancio pazzo che spedisce la già presente in prima Yamamoto in seconda. Ci pensa di nuovo Fujita a fare la parte della padrona: singolo a destra, Yamamoto finisce il giro, 2-0.

Nel finale succede di tutto: prima le giapponesi s’inventano una grandissima difesa per neutralizzare un paio di pericoli sul fronte americano, poi, nella settima ripresa, Jamie Reed si immola, letteralmente, per non permettere a Fujita di tirar fuori il fuoricampo del 4-0 che sarebbe stato fatale. Dopo un inning per Goto, rientra Ueno al lancio, ed è una buona scelta: arrivano tre rapide eliminazioni, così come giunge la gioia nipponica.

Foto: LaPresse

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