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Softball, Olimpiadi Tokyo: Italia, con l’Australia è caccia alla prima vittoria

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L’Italia cercherà nel confronto di domani con l’Australia (ore 8:00) la sua prima vittoria alle Olimpiadi di Tokyo. Si tratta della seconda partita del girone unico che porta prima e seconda alla finale per l’oro e terza e quarta a quella per il bronzo. E il successo non è in alcun modo opzione impossibile, anzi, soprattutto per quanto visto nel corso della prima giornata.

Le azzurre, infatti, hanno tenuto testa molto bene agli Stati Uniti. Pur se Cat Osterman ha tirato fuori 9 strikeout, la difesa italiana ha retto bene, subendo soltanto due punti e confermando una qualità molto alta, mostrata già dall’esito degli Europei che è stato totalmente indiscutibile. E sarà questa la base da cui partire per la sfida alle aussie, contro le quali sarà decisiva una maggiore incisività in attacco. Del resto, al lancio dall’altra parte non ci sarà un’altra Osterman.

Con Kaia Parnaby e il rilievo Tami Stepto apparse oggi, dovrebbe toccare a Ellen Roberts o a Gabbie Plain, con la prima che già faceva parte del gruppo dei Mondiali del 2018. Le australiane, per la verità, non sono state nemmeno troppo fortunate a un certo punto contro il Giappone, perché nel quinto inning, sotto 1-6, si sono trovate con le basi piene senza riuscire a sfruttare la situazione. Squadra, quella oceanica, che punta tanto sull’esperienza: le più giovani, Stepto e Plain, sono classe 1999 e 1998 rispettivamente, tutte le altre dal 1994 in su e otto quindicesimi del roster nascono negli Anni ’80. Tra le Aussie Spirit, come amano farsi chiamare le australiane, c’è comunque un’importante dose di fiducia per il confronto con le azzurre, se non altro per la consapevolezza di aver avuto a che fare con l’altra squadra favorita per l’oro.

Per poter interpretare almeno qualcosa del confronto in divenire si può risalire ad almeno due diversi momenti della storia azzurra recente: i Mondiali 2018 e l’Australia Pacific Cup 2020. Nella prima occasione, l’Italia andò subito sul 2-0 e ci rimase a lungo, grazie ai due fuoricampo di Fama e Vigna. L’Australia rimontò fino ad andare all’extra inning, dove le azzurre furono beffate (2-3). Nel secondo caso furono due i team australiani incontrati: la Nazionale in quanto tale e le Travelodge Aussie Spirit. Furono due le vittorie, ma non di largo margine. Rispetto a quel tempo, l’Italia è chiaramente cresciuta ancora, con una fase difensiva che di incertezza vera, contro le americane, ne ha mostrata soltanto una.

Foto: LaPresse

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