Sollevamento Pesi

Sollevamento pesi, Olimpiadi Tokyo. Kuo è la più forte e stravince nei 59 kg, Guryeva seconda e prima medaglia in assoluto del Turkmenistan

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Nessuna sorpresa nella finale del sollevamento pesi femminile categoria 59 kg. La pesista taiwanese Hsing-Chun Kuo si conferma la più forte della sua categoria e ottiene l’oro che merita da due anni, riscrivendo anche il record olimpico con 236 chilogrammi complessivi. 

Già nello strappo la Kuo, bronzo cinque anni fa nei -58 chili, decide che è il momento di mettere in chiaro le cose: già al primo tentativo è l’unica che si dichiara per i 100 chili, sollevandoli al primo tentativo. Con le avversarie più vicine, la turkmena Polina Guryeva e la francese Dora Tchakounte a 93 chilogrammi, può concentrarsi per il record olimpico di specialità andando ai 103 chili: secondo a vuoto, terzo a segno e distanza abissale con la Guryeva, unica a rimanere un minimo in scia a 96.

Prima dichiarazione di intenti nello slancio e già si intuisce che la gara per l’oro è praticamente chiusa: se tra le ‘umane’ la Guryeva (sempre lei) va per i 116 chili, la Kuo viaggia a parte e parte subito con i 125 chilogrammi, alzati al primo colpo. Per lei diventa una gara per andare a caccia di sé stessa e dei suoi record: nuovo best olimpico al secondo tentativo a 133, ma niente record mondiale a 141, resiste il 140 sollevato due anni fa in Thailandia.

Si combatte per gli altri gradini del podio, e ad esultare è la Guryeva a quota 217 (96 nello strappo, 121 nello slancio). Il verbo esultare non è usato per modo di dire, visto che con la sua prestazione entra nella storia del Turkmenistan conquistando la prima medaglia della sua nazione; il podio viene completato da Mikiko Andoh a quota 214 (94-116), che supera la francese Tchakounte all’ultimo tentativo relegandola alla medaglia di legno. Quinto posto per la vietnamita Thi Hoang (208), che si mette alle spalle la venezuelana Mariana Figueroa Roldan (206), l’armena Izabella Yaylyan (205) e la britannica Zoe Smith (200); non classificata l’ecuadoriana Maria Alexandra Escobar Guerrero, che sbaglia tutti e tre i tentativi nello strappo. Undicesima invece Maria Grazia Alemanno, a quota 185 chilogrammi (85-100), dietro alla canadese Tali Darsigny e alla tedesca Sabine Beate Kusterer, classificatesi avanti a lei nella finale B.

Foto: Pal2iyawit/Shutterstock.com

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