Artistica
Sunisa Lee, la nuova Reginetta della ginnastica artistica. Chi è l’americana? Rock travolgente, succede a Simone Biles
Sunisa Lee è la nuova Campionessa Olimpica all-around. La statunitense ha trionfato all’Ariake Gymnastics Ceter col punteggio di 57.433, riuscendo ad avere la meglio in volata della brasiliana Rebeca Andrade e della russa Angelina Melnikova. Doveva essere la gara di Simone Biles, ma ormai sappiamo i motivi della sua essenza, e così questa ragazza ne ha beneficiato in maniera brillante offrendo una prestazione estremamente notevole. Conosciamola meglio la nuova Reginetta della Polvere di Magnesio.
Sunisa Lee è nata a Saint Paul il 9 marzo 2003, ha dunque 18 anni e viene dal Minnesota. Qualche appassionato italiano ricorderà di averla vista dal vivo perché fece il suo debutto da senior al Trofeo di Jesolo 2019, Classicissima di Primavere che ha tenuto a battesimo tantissime big del circuito internazionale e che speriamo possa tornare a essere organizzata nel 2022 dopo due stop forzati causa pandemia.
La statunitense aveva successivamente convinto tutti ai Campionati Nazionali in estate, chiudendo alle spalle di Simone Biles sul giro completo e brillando su suoi attrezzi prediletti, ovvero parallele asimmetriche e corpo libero. La ragazza, alta 152 cm e con tratti somatici orientali (i suoi genitori immigrarono negli States dal Laos, sono di etnia Hmong), fu poi assoluta protagonista ai Mondiali 2019: vinse la medaglia d’oro con la squadra e poi salì altre due volte sul podio da invidualista (seconda al quadrato, terza sugli staggi).
L’emergenza sanitaria l’ha naturalmente disorientata, ma ha saputo riemergere brillantemente e infatti quest’anno è stata sempre protagonista, chiudendo sovente in seconda piazza alle spalle di Simone Biles nelle varie gare nazionali. Nel day-2 dei Trials, infine, si era imposta avendo la meglio sulla connazionale, forse un segnale di quello che sarebbe poi successo in Giappone. Figlia di Yeev Thoj, una operatrice sanitaria, la ragazza era nata col cognome Phabsomphou, ma sua madre iniziò poi una relazione con John Lee e lei decise di prendere il cognome di questo uomo, a cui è molto legata e a cui ha dedicato in parte il trionfo odierno, ricordando che è paralizzato in seguito a una caduta da un albero avvenuta nell’agosto 2019, proprio alla vigilia degli US Championships di cui abbiamo parlato.
L’allieva di Jeff Graba e Alison Lim è tesserata per il Midwest Gymnastics Center e si distingue per una ginnastica decisamente elegante, ma che non disdegna l’acrobatica e una lungimiranza tattica nei collegamenti. Chiaramente eccelle a parallele e corpo libero, ma è dotata anche di un doppio avvitamento al volteggio e di una trave stabile, cruciali per imporsi sul giro completo. Oggi ha mantenuto lo scettro negli USA dopo la affermazioni di Carly Patterson (Atene 2004), Nastia Liukin (Pechino 2008), Gabby Douglas (Londra 2012) e Simone Biles (Rio 2016). Sembrava tutto perso dopo il caso Biles e invece la corazzata a stelle e strisce rimane padrona dell’individuale dopo aver ceduto alla Russia nella gara a squadre.
Foto: Lapresse