Ciclismo

Tadej Pogacar: “Doping? Accetto i dubbi, ma vengo da una buona famiglia. Per vincere servono i watt”

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Tadej Pogacar sta dominando in lungo e in largo il Tour de France. Lo sloveno ha infatti un vantaggio di oltre cinque minuti sui più immediati inseguitori in classifica generale ed è ormai lanciatissimo verso la conquista della seconda Grande Boucle consecutiva. Difficilmente le ultime tre tappe di montagna sui Pirenei e la cronometro di sabato impensieriranno l’alfiere della UAE Emirates, che ha giganteggiato nelle prime due settimane di gara e ora può amministrare la situazione. La maglia gialla ha comunque palesato tutta la sua combattività nelle dichiarazioni rilasciate durante il giorno di riposo e ha fatto capire che intende attaccare ancora in montagna. 

Il 22enne è stato molto chiaro: “La condizione nel complesso è buona ma è logico che ci sia della stanchezza. Ho sofferto il caldo in questi ultimi giorni. Non ho dormito molto bene per diverse notti e ho avuto dei fastidi a causa di alcune scottature. Non vedo l’ora di attaccare sui Pirenei per mettere alla prova le mie gambe su quelle salite. Se avrò l’opportunità di continuare ad aumentare il mio vantaggio lo farò, perché non si sa mai cosa può succedere dopo. In una brutta giornata, tutto può accadere. Sul Ventoux, per esempio, ero al limite quando Jonas Vingegaard mi ha attaccato, ho provato a seguirlo ma sono esploso, ero al di sopra delle mie possibilità. Sono stato un po’ più sulla difensiva negli ultimi giorni, vedremo come mi sentirò sui Pirenei, ma se vedrò un’opportunità, non me la farò sfuggire“.

Molti appassionati stanno accusando Tadej Pogacar di fare utilizzo di doping e il giovane fuoriclasse ha nuovamente risposto a certe illazioni: “Vengo da una buona famiglia che mi ha educato bene e non mi ha mai insegnato a prendere scorciatoie. Il ciclismo ha un passato pesante, ma non ho preparato una risposta per questa domanda. Accetto i dubbi ma non so cosa dire. Mi piace solo salire sulla mia bici e fare quello che mi piace. Tutto quello che posso fare per rispondere è parlare con il mio cuore e dire che vengo da una buona famiglia che mi ha educato bene e non mi ha mai insegnato a prendere scorciatoie“.

Si è discusso anche della possibilità di rendere disponibili alcuni suoi dati in modo da garantire più trasparenza: “Ho già risposto più volte a questa domanda. Mi piacerebbe farlo, forse un giorno lo farò, ma non so se questo cambierebbe qualcosa. Per vincere il Tour, devi produrre più watt possibili, tutto qui. La pubblicazione dei miei dati potrebbe influenzare le tattiche di gara in quanto i miei avversari vedrebbero di cosa sono capace in determinate situazioni. Non credo che gioverebbe a qualcuno“.

Foto: Lapresse

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