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Taekwondo, Olimpiadi Tokyo: i favoriti gara per gara. Dell’Aquila e Alessio provano a stupire

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L’inizio delle Olimpiadi di Tokyo è sempre più vicino e con esso anche il programma relativo al taekwondo che quest’anno, a differenza delle ultime edizioni, è stato inserito nell’agenda di gare della prima settimana dei Giochi.

Otto categorie di peso, quattro al maschile e quattro al femminile, trentadue medaglie in palio (8 ori, 8 argenti, 16 bronzi) e il sogno per tutti i taekwondoka di arrampicarsi fino alla gloria. L’Italia dal canto suo porta due rappresentanti sul tatami: Vito Dell’Aquila (-58 kg) e Simone Alessio (-80kg), con l’obiettivo di stupire.

Taekwondo, Olimpiadi Tokyo: i favoriti gara per gara

MASCHILE
Maschile -58 kg
Vito Dell’Aquila (testa di serie n°2) cercherà di arrampicarsi sino alle vette più alte della categoria, in un torneo dove il coreano Jun Jang è certamente il favorito. Fra le possibili sorprese attenzione allo spagnolo Adrian Vicente e al portoghese Rui Braganca, i quali però si scontreranno subito agli ottavi di finale. Impossibile poi non citare il russo Mikhail Artamov e l’iraniano Armin Hadipour.

Maschile -68 kg
Un nome su tutti: il coreano Daehoon Lee. Alle sue spalle la lotta per le medaglie potrebbe poi riguardare il cinese Shuai Zhao e il belga Jaouad Achab, con uno dei due che sarà chiamato a passare dal torneo di ripescaggio, così come il bosniaco Nedzad Husic e il britannico Bradly Sinden, quest’ultimo peraltro con un buon tabellone a proprio favore.

Maschile -80 kg
A Simone Alessio non tocca un compito facile, in quella che però è la categoria più imprevedibile di tutte. Il russo Maksim Khramtcov sarà l’uomo da battere, ma gli ostacoli per il classe 1998 non saranno pochi; a cominciare dal campione olimpico in carica della Costa d’Avorio Cheick Sallah Cissè passando anche per l’azero Milad Beigi Harchegani e per lo spagnolo Raul Martinez Garcia

Maschile +80 kg 
Anche qui si potrebbe parlare russo, con Vladislav Larin a cui è stata data la testa di serie numero uno. Ma la categoria dei “pesi massimi” potrebbe riservare sorprese. Lo stile di combattimento di elementi come il coreano Kyo Don In, il cubano Rafael Yunier Alba Castillo e il messicano Carlos Sansores potrebbe pagare dividendi e soddisfazioni sul podio.

FEMMINILE
Femminile -49 kg
E’ probabilmente la categoria più difficile da pronosticare, perchè dalla testa di serie numero uno alla testa di serie numero 17 c’è pochissima differenza. La thailandese Panipak Wongpattanakit potrebbe andare ancora a segno salendo sul podio, a fianco lei sono almeno sette le pretendenti a una medaglia: la coreana Jaeyoung Sim, la giovanissima spagnola Adriana Cerezo Iglesias, la serba Tijana Bogdanovic – con queste due che si affronteranno al primo turno in un confronto tutto europeo -, la turca Rukiye Yildrim e la croata Kristina Tomic.

Femminile -57 kg
La Gran Bretagna spera di piazzare sul gradino più alto del podio, per la terza volta consecutiva, Jade Jones. Sarà Three-peat? A cercare di impedire questa cosa ci penseranno principalmente la turca Hatice Kubra Ilgun, magari la padrona di casa nipponica Mayu Hamada e la canadese Skylar Park.

Femminile -67 kg
La croata Matea Jelic vuole andare all’assalto dell’oro, ma ovviamente non sarà l’unica. Insieme a lei potrebbero esserci la francese Magda Wiet Henin, la turca Nur Tatar e, anche in questo caso, occhio alla Costa D’Avorio con Ruth Gbagbi.

Femminile +67 kg
Doppietta britannica? Dopo Jade Jones, l’altro nome buono è quello di Bianca Walkden, ma guai a sottovalutare taekwondoka del calibro della coreana Dabin Lee o della cinese Shuyin Zheng a cui aggiungere la polacca Aleksandra Kowalczuk.

Foto: FITA/Ph_Amandine Lauriol

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