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Tennis, Andy Murray: “Giochi di Tokyo molto significativi. Il mio obiettivo è conquistare una medaglia”

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Andy Murray, vincitore delle ultime due edizioni dei Giochi Olimpici a livello di singolare maschile nel tennis, si appresta ad affrontare la sua quarta rassegna a cinque cerchi della carriera con il difficile obiettivo di conquistare una medaglia. Reduce da un quadriennio estremamente complicato dal punto di vista fisico, il 34enne britannico non parte tra i favoriti in singolare mentre può giocarsi qualcosa di importante in doppio al fianco di Joe Salisbury.

Le Olimpiadi significano molto per me ed è un enorme onore poter competere a una quarta edizione dei Giochi a Tokyo. Guidare il Team GB alla cerimonia di apertura a Rio è stato uno dei momenti salienti della mia carriera e vincere nel 2012 in casa è stato un momento incredibile“, scrive Murray sul sito ufficiale di Tokyo 2020.

Andare a una seconda Olimpiade come campione in carica è emozionante e non vedo l’ora di affrontare la sfida. I Giochi sono la più grande competizione al mondo e come atleti ci alleniamo duramente per momenti come questo. Tokyo 2020 nel 2021 è unica, cade durante la pandemia e abbiamo visto un’incredibile resilienza da parte di atleti, fan e tutti coloro che sono coinvolti nel far sì che ciò accada“, prosegue l’ex numero 1 al mondo.

A livello personale, i Giochi di Tokyo sono significativi. Il mio obiettivo è provare a vincere una medaglia – dichiara il due volte vincitore di Wimbledon – Idealmente una d’oro per il mio paese. Conosco in prima persona l’impatto che fare sport per una carriera ha sul tuo corpo. So quanto possa essere difficile e frustrante quel viaggio. Conosco il dolore di perdere un torneo importante e il viaggio di recupero”.

“Sono tanti gli atleti per i quali il 2020 avrebbe dovuto essere un coronamento, e che ormai quest’estate non faranno nemmeno i Giochi riprogrammati. Mi dispiace veramente per loro. Non è un segreto quanto significhi per me il supporto dei fan e ho grande empatia per il pubblico che non potrà essere presente di persona“, conclude il portabandiera della Gran Bretagna ai Giochi di Rio 2016.

Foto: Lapresse

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