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Tennis, Jannik Sinner: prosegue il periodo nero. Subito fuori ad Atlanta, lunga serie di sconfitte

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Continua il momento nero di Jannik Sinner. Il tennista di Sesto Pusteria, dopo aver fatto molto discutere per aver declinato la partecipazione ai Giochi Olimpici di Tokyo, ha preferito prendersi un momento di stop per poi tornare in campo nella giornata di ieri, nell’ATP 250 di Atlanta; accreditato della seconda testa di serie del tabellone, è sorprendentemente scivolato al cospetto dell’australiano Christopher O’Connell, numero 132 del mondo.

Quella di ieri è la quarta sconfitta consecutiva dell’azzurro, che sembra ancora pagare gli strascichi dell’ultimo periodo. Il suo ultimo successo risale al Roland Garros, ormai ad inizio giugno, nel successo in tre set contro lo svedese Mikael Ymer. Da lì è iniziata la striscia negativa, inaugurata da Rafa Nadal che lo ha superato per 7-5 6-3 6-0. Un risultato pesante, ma che in fondo, con il re della terra rossa, ci può stare.

Successivamente è arrivata la campagna sull’erba: Jannik paga l’essere completamente a digiuno della superficie, ma non gli faremmo un favore se reputassimo positiva la sua avventura sul verde. Più che il ko di Wimbledon con Marton Fucsovics in quattro set, con il magiaro che si è poi spinto fino ai quarti di finale, a bruciare parecchio è la sconfitta con Jack Draper al primo turno del Queen’s, buttando via un primo set che sembrava già vinto.

Poi ieri, il ko con O’Connell, in un match in cui non è riuscito a procurarsi una sola palla break nell’arco dei due set. Molti errori ed un po’ di confusione hanno caratterizzato la sua partita, così come accaduto nei match precedenti; un leit-motiv che, in effetti, lo si vive già dallo stesso Roland Garros, in cui non aveva impressionato per continuità di gioco. In vista degli appuntamenti clou sul duro Jannik ha bisogno di ritrovare la sua migliore condizione e soprattutto fiducia in sé stesso, come ad inizio anno quando è arrivato a giocarsi la finale del Masters1000 di Miami.

Ma per il match di ieri, inseriamo anche un piccolo se: il 19enne di Sesto Pusteria era al primo match dopo un mese di assenza dai campi. Anche Matteo Berrettini, quando tornò in campo dopo due mesi di stop per il problema addominale patito agli Australian Open, giocò una pessima partita a Montecarlo contro Alejandro Davidovich Fokina. Poi sappiamo tutti che cosa è riuscito a combinare il romano. Una fiammella che può dare coraggio a Jannik per chiudere questa brutta striscia di dieci set persi negli ultimi undici giocati.

Foto: LaPresse

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