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Tennis, le favorite del tabellone femminile: Osaka regina del cemento, Barty per imporsi come la migliore

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I Giochi Olimpici di Tokyo sono sempre più vicini e purtroppo il tennis non vedrà molte delle sue stelle. Come nel torneo maschile, anche quello femminile è stato investito da numerose defezioni, seppur in maniera minore: sono sedici le giocatrici fra le prime cinquanta al mondo a non essere partite verso il Giappone, con Cori Gauff ultima a dover dare forfait per la sua positività al Covid. Un peccato, con questa malattia che ci toglie una probabile protagonista al torneo e soprattutto l’ultima tennista capace di sconfiggere in uno Slam sul cemento Naomi Osaka, la favorita numero uno per l’oro.

A solo ventitre anni, la tennista giapponese si è oramai imposta come la giocatrice da battere sul cemento. Dalla sua definitiva esplosione nel 2018 la numero 2 del mondo ha vinto quattro prove dello Slam, equamente divise tra Australian Open e Us Open, senza mai essere sconfitta in finale. La sua pesantezza di palla sul duro è davvero letale per le avversarie, e notoriamente la Osaka tende ad essere una giocatrice più performante quando la posta in palio si alza. E in più, non vorrà farsi sfuggire la possibilità di diventare campionessa olimpica a casa sua.

Wimbledon ha reso nota quella che può essere la potenziale candidata a infrangere il sogno della Osaka, Ashleigh Barty. La numero 1 al mondo ha un tennis che le può permettere di vincere ovunque, estremamente tecnico e redditizio come ha dimostrato con i suoi successi. Il problema reale è che sul cemento non è ancora riuscita a trasferire tutte le sue innegabili qualità, ma dopo il successo a Londra potrà prendere in maniera più leggera i suoi Giochi.

Senza le altre vincitrici degli Slam sul cemento, Sofia Kenin e Bianca Andreescu, e la decana Serena Williams, a ricoprire i ruoli di dark horses sono davvero in tante. Aryna Sabalenka è alla ricerca della definitiva esplosione e a Tokyo potrebbe essere il momento giusto, ricalcando le orme di Andy Murray ai Giochi del 2012 che si sbloccò con l’oro di nove anni fa; Elina Svitolina, fresca sposa di Gael Monfils, è una giocatrice che si esprime al meglio sul cemento, su cui ha vinto undici dei sedici titoli in bacheca; anche giocatrici come Garbine Muguruza e Jennifer Brady, finaliste negli ultimi due Australian Open, si giocheranno le loro fiches per andar via da Tokyo con una medaglia al collo.

Foto: LaPresse

 

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