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Tennis, Nicola Pietrangeli: “Berrettini a Tokyo era almeno da semifinale, spero non abbia avuto paura”

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A pochi giorni dall’inizio del torneo olimpico, il tennis italiano si lecca le ferite dopo la notizia del forfait da parte di Matteo Berrettini. Reduce dalla finale di Wimbledon, il 25enne romano ha dovuto rinunciare ai Giochi di Tokyo a causa di un risentimento muscolare che lo terrà a riposo per un paio di settimane. Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis tricolore e ultimo semifinalista azzurro ai Championships fino a qualche settimana fa, è stato intervistato da Sport Mediaset.

“Nel doppio Berrettini e Fognini potevano fare qualcosa a Tokyo; a Matteo, giocando come stava facendo in questo periodo, sarebbe spettata una semifinale come minimo. Quello di cui la gente non si rende conto è quanto sia difficile oggi arrivare a livelli simili in questi tornei”, dichiara Pietrangeli.

“C’è una concorrenza tale, anche perché ci sono tanti soldi coinvolti, che oggi ammazzano i padri e le madri [ride, ndr]. Quindi arrivare in una semifinale, specialmente di un Grande Slam, sebbene quest’anno abbiano ridotto i premi per colpa dell’epidemia, non solo è qualcosa di grande, sono 750mila euro…”, prosegue il due volte vincitore del Roland Garros.

A proposito dei motivi del forfait di Berrettini: “Io spero che non sia, come molti pensano, un po’ di paura da parte sua. Avrà un po’ di timore come probabilmente molti atleti hanno paura. Perché lui a Tokyo una bella semifinale secondo me se la portava, se non di più…”, dice l’ex tennista azzurro.

Sullo stato di salute del movimento italiano: “Berrettini è una bella realtà, adesso abbiamo anche una bella squadra di Coppa Davis. C’è stato un periodo durato 10 anni in cui le donne ci hanno ‘mantenuto’. Hanno fatto cose straordinarie. Adesso è il momento dei ragazzi. Speriamo che tra pochissimo le ragazze ritornino”.

Foto: Lapresse

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