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Tennis, Olimpiadi Tokyo. Rybakina spreca, Svitolina concreta: il bronzo è per l’ucraina

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È Elina Svitolina a scrivere una pagina di storia per il tennis nazionale. La ventiseienne di Odessa conquista una storica medaglia di bronzo, la prima per la sua Ucraina, nella lotta esteuropea con la kazaka Elena Rybakina. Nel terzo confronto fra le due, la più esperta Elina è riuscita in una fantastica rimonta, vicina all’impossibile dopo il primo set perso per 6-1 in cui la sua avversaria ha dominato; poi la grinta e la determinazione nei momenti cruciali hanno spostato l’ago della bilancia verso di lei, imponendosi per 7-6 6-4 nei due set successivi. Tanto da recriminare per la ventunenne nata in Russia ma battente bandiera kazaka, sempre avanti di un break in ogni set.

Il primo snodo della partita è nel terzo gioco, sul servizio della Rybakina. Diciotto scambi intensi, in cui l’ucraina si ritaglia anche lo spazio per due palle break che vengono immediatamente cancellate. E come ci insegna la tradizione, quando perdi un game così lungo, molte volte ne paghi le conseguenze: immediato il break della kazaka, che poi amplia la forbice nel sesto gioco chiudendo i conti sul 6-1.

La Rybakina è la giocatrice più in palla in mezzo al campo e lo dimostra immediatamente anche nella seconda frazione. Il break in suo favore arriva nel terzo gioco con il servizio a 15, ma la novella signora Monfils non vuole perdersi d’animo in questa battaglia storica del tennis esteuropeo. Nel sesto gioco il pari si concretizza al terzo tentativo, nel game numero nove invece resiste ai tentativi della kazaka concretizzando il tie-break. Zeppo di errori, ma la volée della Rybakina sbagliata sul cinque pari porta il match sul set pari.

La kazaka è brava a cancellare immediatamente l’errore, riprendendo coscienza che oggi il suo tennis è più redditizio rispetto a quello della sua avversaria. E il break arriva al primo tentativo, portandola immediatamente sul 3-0. Ma quando si tratta di chiudere la partita, viene avanti la verve dell’ucraina, più abituata a queste latitudini. La Rybakina si blocca sul 4-1 con errori su errori, mentre la numero 4 del tabellone colma piano piano il gap con due giochi consecutivi. Il nono gioco diventa estenuante e interminabile, un braccio di ferro in cui la Svitolina ha bisogno di sette match point per chiudere i conti con un dritto incrociato.

Il tennis più rischioso della Rybakina oggi non è stato redditizio: ci sono sì 40 colpi vincenti, più del doppio della sua avversaria, ma dall’altra parte ci sono anche 57 errori non forzati, che rappresentano più del doppio dei punti conquistati dalla Svitolina. La kazaka, riguardando le statistiche, si rammaricherà del fatto di aver avuto a disposizione più break vinti (4 a 3) e soprattutto più punti vinti (111 a 105); ma quel che conta è il punteggio che viene mostrato sul tabellone, con l’Ucraina a trionfare.

Foto: LaPresse

 

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