Precisione
Tiro a segno, Olimpiadi Tokyo 2021: le speranze di medaglia dell’Italia. Azzurri outsider. E la mina vagante Sofia Ceccarello…
Il tiro a segno italiano alle Olimpiadi, una storia fatta di soddisfazioni, medaglie e fuoriclasse. Manca sempre meno al via dei Giochi di Tokyo e anche questa disciplina inizia inevitabilmente a fare i conti e le proprie previsioni su quello che potrà essere sulle linee di tiro del poligono nipponico, fra contest di carabina e di pistola.
Andiamo quindi ad analizzare quali potrebbero essere le speranze di medaglia dell’Italia nella manifestazione a Cinque Cerchi tenendo conto che saranno sette gli alfieri tricolori presenti nel Sol Levante.
CARABINA
Maschile – 25%
Marco De Nicolo, Marco Suppini e Lorenzo Bacci si divideranno i due contest in programma: quello ad aria compressa dai 10m e quello delle 3 posizioni dai 50m. L’obiettivo reale sarà cercare di entrare in finale per poi provare a battagliare per una medaglia. Le chance non dovrebbero essere tantissime, ma non è detto che uno dei tre non sappia stupire. Gli ingredienti potrebbero essere la grande esperienza di De Nicolo, alla sua sesta Olimpiade consecutiva, la sfrontatezza di Suppini, spesso capace di stupire all’esordio nei “Big Event” del tiro a segno internazionale, e l’abnegazione di Bacci, lo shooter che ha fatto dell’allenamento e della voglia costante di migliorarsi un must della sua carriera.
Femminile – 35%
Una carta a disposizione, ma che carta. Sofia Ceccarello è realmente la “mina vagante” del lotto delle carabiniste presenti alle Olimpiadi di Tokyo. Dopo aver stupito tutti per il suo “salto” da junior a senior, la ravvenate si è presa la qualificazione ai Giochi in grande stile disputando un Europeo a Osijek monumentale, fatto di un bronzo (nell’aria compressa) e di un oro (nella 3 posizioni, titolo che le è valso il pass per Tokyo), a cui ha fatto seguito anche un podio in Coppa del Mondo.
Mixed Team – 10%
Probabilmente saranno Suppini e Ceccarello a disputare la gara mista che arriva per la prima volta all’interno del programma olimpico. Gli emiliano-romagnoli possono rappresentare la sorpresa del concorso se “là davanti” le coppie asiatiche (India, Cina) e la Russia dovessero incredibilmente sciogliersi, altrimenti le chance azzurre sarebbero, realisticamente, ridotte al lumicino.
PISTOLA
Maschile ad aria compressa – 25%
Paolo Monna ha in mente un solo obiettivo: quello di entrare nella finale a otto che assegna le medaglie. Il pugliese può farcela, poi da lì ci vogliono tecnica, controllo e voglia di vincere. Ad allenarlo ci sarà Roberto Di Donna, che possa essere una coincidenza fortunata?
Maschile automatica – 30%
Riccardo Mazzetti è sicuramente la “punta” del movimento, in una disciplina dove cinque anni fa ha già centrato la finale olimpica e dove vuole provare a ripetersi, questa volta però salendo di colpi nell’atto che vale le medaglie. Al suo fianco ci sarà Tommaso Chelli che, in maniera quasi impronosticabile, ha staccato il pass per Tokyo e che sarà un “infiltrato di lusso” al gran ballo del tiro celere dai 25m.
Foto: ISSF / Zangirolami