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Tiro a volo, Jessica Rossi: percorso duro verso la finale. Ora non si può più sbagliare

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Il primo atto è andato. Ora bisognerà concentrarsi su una seconda parte da svolgere con tecnica, intelligenza, esperienza, calma e molta molta testa. Jessica Rossi, la portabandiera italiana ai Giochi, ha sbriciolato 72 dei 75 piattelli a disposizione nella prima prova del trap femminile alle Olimpiadi di Tokyo e sa che se vorrà conquistarsi la finale di domani dovrà essere, nel secondo turno di qualificazione, pressoché perfetta.

Da “affrontare” in pedana vi sono ancora 50 piattelli: tutto può succedere. Il 25-23-24 di oggi va “limato”, soprattutto nelle mini-serie di apertura delle chiamate, perché poi, una volta preso il ritmo, l’emiliana ha dimostrato la consueta brillantezza.

A fare la differenza, provando a non scartare anche – e se necessaria – l’ipotesi di uno shoot-off, saranno quindi i dettagli e la grande regolarità. Facendo bottino pieno l’accesso alla gara per oro, argento e bronzo dovrebbe essere garantito, a meno di una giornata clamorosa di tutte le avversarie che in questo momento precedono la campionessa olimpica di Londra 2012.

Jessica non dovrà mai abbassare la tensione e la soglia d’attenzione guardando, magari, anche alla compagna di squadra Silvana Stanco, che attualmente occupa la seconda posizione insieme alla nota sammarinese Alessandra Perilli (entrambe a quota 74/75). La “parola” a questo punto passa a Jessica e al suo fucile: rompere i piattelli per rompere la “maledizione del portabandiera” facendo esplodere più volte nel cielo quella meravigliosa polvere rosa che è la compagna più fedele di ogni tiratore.

Foto: FITAV

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