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Tokyo 2021, le defezioni nel tennis alle Olimpiadi: i motivi della tante assenze ai Giochi

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Le Olimpiadi di Tokyo si avvicinano e purtroppo continuano incessanti gli aggiornamenti della lista dei partecipanti nel tennis. Pioggia di forfait, così la si potrebbe definire quella che si è “abbattuta” sulla rassegna a Cinque Cerchi.

Se si va a fare un conto dei giocatori e delle giocatrici che non prenderanno parte alla rassegna olimpica, il numero è decisamente importante. Si parla di 24 defezioni tra i tennisti nella top-50 del ranking e di 15 nella medesima graduatoria tra le donne. Di seguito l’elenco:

ASSENTI TABELLONE MASCHILE (TOP 50 RANKING) – TOKYO 2021

Rafael Nadal (3°)
Dominic Thiem (6°)
Roger Federer (9°)
Denis Shapovalov (10°)
Roberto Bautista (14°)
Casper Ruud (16°)
Cristian Garín (18°)
Alex De Minaur (19°)
David Goffin (20°)
Grigor Dimitrov (21°)
Milos Raonic (22°)
Jannik Sinner (23°)
Daniel Evans (28°)
Stan Wawrinka (30°)
Cameron Norrie (32°)
Reilly Opelka (33°)
John Isner (34°)
Borna Coric (35°)
Albert Ramos (41°)
Adrian Mannarino (42°)
Dusan Lajovic (43°)
Filip Krajinovic (44°)
Federico Delbonis (48°)
Lloyd Harris (50°)

ASSENTI TABELLONE FEMMINILE (TOP 5O RANKING) – TOKYO 2021

Sofia Kenin (4°)
Bianca Andreescu (5°)
Simona Halep (9°)
Victoria Azarenka (14°)
Serena Williams (16°)
Angelique Kerber (22°)
Karolina Muchova (24°)
Madison Keys (26°)
Daria Kasatkina (31°)
Sorana Cirstea (37°)
Johanna Konta (38°)
Shelby Rogers (40°)
Svetlana Kuznetsova (41°)
Danielle Collins (49°)
Tamara Zidansek (50°)

Da ricordare in casa Italia, il “No” di Martina Trevisan a causa di un infortunio. La toscana, proprio per le assenze, era rientrate nel novero delle partecipanti, ma a malincuore ha dovuto rinunciare. Per questo spetterà a Sara Errani andare a Tokyo, rappresentando il nostro Paese per la quarta volta in carriera a livello olimpico e portando il computo delle presenze azzurre a sette.

I motivi però di queste defezioni? Nelle scorse settimane si è dibattuto sulla scelta di Jannik Sinner di non andare ai Giochi. Una decisione che soprattutto per tempi e modi è stata criticata. Evidentemente, però, la questione pandemica e anche la priorità data dalla vicinanza agli US Open hanno portato Jannik a cambiare i propri programmi. Un modo di vedere, però, che ha riguardato tanti tennisti e si può porre l’accento su una questione, ovvero sulla difficile coesistenza tra i Giochi e uno sport che non dà mai respiro.

In questo discorso si potrebbero fare ragionamenti sul calendario e quant’altro, ma è altrettanto chiaro che un torneo come quello a Cinque Cerchi che non assegna punti ecc. può avere meno appeal per chi vive la vita da tennista in una chiave squisitamente personale e non “patriottica”. Novak Djokovic anche per ambizioni proprie ha deciso di accettare la sfida di Tokyo, andando in controtendenza con tanti altri suoi colleghi.

Il quesito dunque resta tale, ma di sicuro non ci può essere stupore rispetto a quanto sta accadendo.

Foto: LiveMedia/DPPI/Jean Catuffe

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