Ciclismo
Tour de France 2021, Mark Cavendish è tornato quello di un tempo o il livello dei velocisti è più modesto?
Mark Cavendish è letteralmente rinato in questo 2021. Cannonball, in questi primi dieci giorni di Tour de France, è stato uno degli assoluti protagonisti della gara. Il velocista della Deceuninck-Quick Step ha conquistato tre tappe e, ora, veste la maglia verde con ampio vantaggio sul secondo. Al britannico, adesso, manca solamente una vittoria per eguagliare il record di trentaquattro successi parziali colti sulle strade della Grande Boucle da sua maestà Eddy Merckx.
Viene, però, da chiedersi se il dominio di Cavendish non sia favorito da un parco velocisti di qualità non eccelsa. D’altronde Caleb Ewan ha dovuto lasciare il Tour de France dopo tre giorni, Tim Merlier ha sprintato solo nella terza tappa, da lui stesso vinta, e ora ha abbandonato a sua volta la gara e Arnaud Demare, prima di dare forfait, era parso un autentico fantasma. Ad ogni modo, Cannonball deve comunque vedersela con avversari di tutto rispetto come Wout Van Aert e Jasper Philipsen.
Certamente non si può non sottolineare che la situazione degli sprinter, a livello globale, al momento non è particolarmente rosea. Se per quanto riguarda corse a tappe e classiche ci apprestiamo a vivere un’epoca d’oro, per quanto concerne le ruote veloci, invece, si stava decisamente meglio un lustro fa. Al tempo, infatti, un Cavendish più giovane doveva competere con avversari rapidissimi come i tedeschi Marcel Kittel e André Greipel.
Bisogna, poi, tenere presente che Cavendish può fare affidamento su una squadra che, da sempre, sa valorizzare al massimo i suoi velocisti. Ad ogni modo, non basta avere un sodalizio forte alle spalle e pochi avversari per fare ciò che sta facendo Cannonball. Il britannico ha ritrovato l’esplosività degli anni d’oro e il suo livello attuale è più vicino a quello di fine anni ’00 inizio anni ’10, piuttosto che a quello esibito nelle stagioni appena precedenti al 2021.
Foto: Lapresse