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Ciclismo

Tour de France 2021, si corre solo per il 2° posto? Tadej Pogacar può gestirsi pensando ad Olimpiadi e Vuelta

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La maglia gialla Tadej Pogacar inizierà la terza settimana del Tour de France 2021 con 5’18” di vantaggio sul secondo della classifica generale, vale a dire Rigoberto Uran. Con appena due frazioni d’alta montagna rimaste in programma, lo sloveno non dovrà far altro che gestire il margine che ha costruito nei primi quindici giorni della Grande Boucle. D’altronde, il fuoriclasse della UAE Team Emirates ha in calendario anche Vuelta e Olimpiadi e sarebbe controproducente spendere troppe energie ora che non ne ha la necessità.

La lotta per il podio, invece, si preannuncia assai interessante. Il già citato Uran, Jonas Vingegaard e Richard Carapaz, infatti, sono raccolti in appena quindici secondi. Stante il fatto che, tra i tre, il danese e il colombiano sono i cronoman migliori, spetterà, innanzitutto, all’ecuadoriano infiammare i Pirenei. Il vincitore del Giro d’Italia 2019, al momento, appare un filo spuntato, ma la terza settimana potrebbe esaltare un atleta in possesso di ottime doti di fondo e recupero come lui.

L’Australiano Ben O’Connor, attualmente, si trova ad appena 26″ dal terzo posto di Vingegaard. Logica vuole, dunque, che possa essere anch’egli un candidato per il podio. Il portacolori dell’Ag2r, però, al momento sembra essere inferiore ai corridori menzionati in precedenza in salita e a cronometro ha delle lacune. Dalla sua ha sicuramente una grande intelligenza tattica, ma difficilmente potrà bastargli questa dote per rimontare posizioni sui Pirenei.

Qualche flebile speranza di podio, inoltre, può coltivarla anche il neerlandese Wilco Kelderman. Il corridore della Bora-Hansgrohe si trova a quarantaquattro secondi da Vingegaard e se riuscisse a difendersi sui Pirenei e a esprimersi sui suoi standard a cronometro, potrebbe anche fare una rimonta importante. Il problema, però, è che Wilco, storicamente, va in calando nella terza settimana e nelle prove contro il tempo tende a essere ondivago e, sovente, come è già successo in questa Grande Boucle, si lascia schiacciare dalla pressione e sforna prestazioni non degne del suo talento.

Foto: Lapresse