Ciclismo
Tour de France 2021, Sonny Colbrelli non riesce a sprintare. Foratura decisiva
Poteva essere la giornata giusta per Sonny Colbrelli e quella prima vittoria al Tour de France che continua a farsi desiderare. Quest’oggi è stata la sfortuna a metterci lo zampino tra il campione italiano e il traguardo di Valence che gli ha regalato un amaro 17° posto. Difatti, è stata proprio una dannatissima foratura a 25 chilometri dal traguardo a rallentare la corsa del bresciano della Bahrain Victorius.
Il tutto in una fase della tappa a dir poco concitata, con il gruppo allungatissimo e comandato da una Deceuninck-Quick Step che ha fatto di tutto per mettere in difficoltà gli altri velocisti, tra cui lo stesso Colbrelli, per agevolare la corsa di Mark Cavendish, poi vincitore della tappa odierna. In un vortice semplicemente caotico, Sonny ha perso diverso tempo tra la sostituzione della bici e il rientro in coda al plotone grazie al fido compagno di squadra Marco Haller.
Il tutto condito con una fatica non da poco e un inseguimento davvero sfrenato, con un gruppo scatenato e diviso in più tronconi, un’andatura esagerata, e le forze oramai rese allo stremo. Nel finale poi, con il plotone guidato ancora una volta da una Deceuninck-Quick Step semplicemente straripante, il campione bresciano ha cercato di battere fin da subito la ruota dello stesso Cavendish, per poi esser rimontato e intruppato in una volata dove non è riuscito a trovare il varco giusto per seguire la ruota dei migliori.
Dopo un quinto e un terzo posto ben auguranti, oggi il Tour non ha sorriso a Colbrelli. Ma un dato positivo c’è, sia in ottica sprint che per quanto riguarda la maglia verde. Da domani si inizia a salire, si parte dal Mont Ventoux, e già lo scorso weekend Cavendish non ha dato dei buoni segnali, anzi, è rimasto in corsa per una questione millesimale; e se mai la sua corsa dovesse diventare ancor più dura, non è da escludere un ritiro, per sua sfortuna, forzato.
Il che giocherebbe a favore di Sonny che, al momento, si trova al terzo posto della classifica a punti con 136 punti. Davanti a lui si trovano Michael Matthews con 159, e lo stesso Cavendish con 218 punti non poi così inarrivabili. Il campione italiano è sicuramente tra i pochi velocisti, assieme ad esempio a Peter Sagan, che non teme le montagne, e più la strada va avanti, più il parterre di sprinter si sta assottigliando. Attenzione, perché siamo soltanto a metà Tour, e la strada per ribaltare tutto quanto è ancora molto lunga.
Foto: Lapresse