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Tour de France, Cavendish rimanda il sorpasso a Merckx: domenica i Campi Elisi per il record?

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Sembrava tutto apparecchiato per una giornata storica al Tour de France 2021. Dopo aver realizzato che Tadej Pogacar ha ammazzato la Grande Boucle già all’inizio della seconda settimana, gli spunti rimasti sono rimasti due: capire chi avrebbe ottenuto il secondo posto alle spalle dello sloveno e la rincorsa di Mark Cavendish verso il record di vittorie di Eddy Mercxk, che con il poker di quest’anno è riuscito ad appaiare il ‘Cannibale’.

E oggi, nella Mourenx-Libourne, sembrava tutto apparecchiato per il definitivo sorpasso. La presenza del campionissimo belga sia alla partenza, luogo in cui ha regalato un abbraccio a ‘Cannonball’ già pronto ad essere sulle prime pagine dei giornali, che all’arrivo era sintomo che l’organizzazione del Tour si era organizzata a puntino per poter celebrare al meglio il trentacinquesimo successo del velocista dell’Isola di Man. Solo che qualcosa è andato storto: Cavendish non ha vinto.

La giornata di oggi è stata alquanto particolare, con due cadute nei primi 50 chilometri che hanno fatto desistere il gruppo principale, dando così un bell’assist a Matej Mohoric per ottenere la sua seconda vittoria in Francia. La Alpecin-Fenix, prima squadra messasi in testa per tentare di chiudere sui fuggitivi, ha desistito dopo un po’, e anche la Deceuninck-Quick Step, team di Cavendish, ha deciso di assecondare Jasper Philipsen e compagni, con il gruppo maglia gialla arrivato a 20’50” dal vincitore odierno.

La prima parte di tappa, con due cadute arrivate senza alcun sentore precedente, ha fatto sì che il plotone tirasse i remi in barca e prendesse questa giornata come un lungo trasferimento fino a Libourne. Mark Cavendish ha accettato senza remore questa decisione, concedendosi il lusso di poter recuperare qualche energia rimandando il grande evento a domenica, giorno dell’iconico finale sugli Champs-Élysées.

Poiché Cannonball in queste tre settimane ha evidenziato una gamba inavvicinabile per tutti, e fra gli sprinter rimasti in gara nessuno pare in grado di poterlo impensierire, anche per merito del lavoro encomiabile della sua squadra. E poi, pensateci un attimo. Battere un record di Eddy Merckx a Parigi, su uno dei traguardi più belli del panorama mondiale, fa decisamente molto più effetto per cristallizzare questo momento nella storia del ciclismo. 

Però bisogna fare attenzione: gli avversari, seppur apparentemente ad un livello inferiore, esistono. Con questa scelta Mark Cavendish ha risparmiato un po’ di fiato in vista della tappa di domenica, ma rimane sempre l’ultima tappa di questo Tour de France. L’ultima cartuccia da sparare in questo 2021, e c’è da ricordare anche il dettaglio che lo scorso 21 maggio ha compiuto 36 anni. Nel 2022 le primavere saranno trentasette, e mettere a punto la condizione per un’altra vittoria alla Grande Boucle sarà complicato. Ma forse, a Cannonball piace sapere di poter anche non riuscire a superare Merckx. Un’idea che, probabilmente, non gli pesa più di tanto, dopo i quattro anni peggiori della sua carriera e la rinascita di questa stagione. Per lui l’importante, Cannibale o meno, l’importante è aver dimostrato a tutti di essere tornato.

Foto: LaPresse

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