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Ciclismo

Tour de France, domani la cronometro finale: Pogacar ha già vinto, sfida tra Carapaz e Vingegaard

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Tadej Pogacar ha dominato in lungo e in largo il Tour de France 2021. Lo sloveno ha imposto la sua legge nella prima cronometro ormai un paio di settimane fa, trionfando infliggendo distacchi abissali a tutti gli avversari, poi ha giganteggiato sulle Alpi e si è imposto in due tappe sui Pirenei. L’alfiere della UAE Emirates ha passeggiato in terra transalpina e infatti vanta oltre cinque minuti di vantaggio sui più immediati inseguitori in classifica generale. Il trionfo alla Grande Boucle è già ipotecato da tempo e non è mai stato in discussione, domani (sabato 17 luglio) è in programma la cronometro conclusiva prima della consueta passerella sui Campi Elisi a Parigi: il campione olimpico punta a un nuovo trionfo parziale per fare festa completa.

Comunque vada sarà un successo per il giovane balcanico, che salirà sul gradino più alto del podio all’ombra dell’Arco di Trionfo per la seconda volta consecutiva. Un numero d’alta scuola per Tadej Pogacar, che avrà sicuramente al suo fianco il danese Jonas Vingegaard e l’ecuadoriano Richard Carapaz, al momento staccati rispettivamente di 5’45” e 5’51”. Tra i due ciclisti ci sono dunque soltanto sei secondi, nell’ultima prova contro il tempo si daranno battaglia per il secondo posto alle spalle dell’attuale maglia gialla.

Si tratta di un risultato di prestigio per entrambi, mai saliti sul podio alla Grande Boucle: l’uomo della Jumbo-Visma ha appena 24 anni e ha stupito davvero tutti con le sue prestazioni in salita (non aveva mai fatto classifica in passato in un grande evento, doveva essere un gregario di Primoz Roglic); l’alfiere della Ineos-Grenadiers è invece un veterano (28 anni) e ha vinto il Giro d’Italia 2019. Sulla carta il nordico è favorito nelle prove contro il tempo, anche se dopo tre settimane di grande fatica può succedere davvero di tutto. Per il resto c’è poco da definire, anche se i 32” di distacco dell’olandese Wilco Kelderman dall’australiano Ben O’Connor potrebbero accendere la lotta per la quarta piazza.

Cronometro adatta agli specialisti: 30,8 km completamente pianeggianti da Libourne a Saint-Emilion, con due intertempi (a 7,6 km e a 20,1 km). Ultima vera fatica prima della festa di Parigi e della volata sui Campi Elisi, dove Mark Cavendish cercherà di battere il record di vittorie di tappa di Eddy Merckx (entrambi sono a quota 34).

Foto: Lapresse

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