Tokyo 2021

Vela, Olimpiadi Tokyo 2021: le speranze di medaglia dell’Italia. Tita-Banti e Camboni per invertire una tradizione negativa

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Appuntamento con la storia per la Nazionale italiana di vela, che si presenta ai nastri di partenza dei Giochi Olimpici di Tokyo 2021 con una squadra non particolarmente numerosa ma estremamente qualitativa e competitiva in ottica medaglie. Il Bel Paese sarà rappresentato in 6 classi su 10 a Enoshima per un totale di 9 atleti, mentre a Rio 2016 si qualificarono 13 atleti per 9 equipaggi.

Questa selezione tricolore vanta però più carte potenziali da medaglia rispetto a cinque anni fa (dove l’Italia della vela non salì mai sul podio), quindi si può guardare alla rassegna a cinque cerchi nipponica con moderato ottimismo. La punta di diamante del movimento azzurro è inevitabilmente l’equipaggio Nacra 17 composto da Ruggero Tita e Caterina Banti, che andrà a caccia del titolo olimpico per chiudere in bellezza un quinquennio sensazionale.

Tita-Banti non sono mai scesi dal podio in tutte le competizioni ufficiali disputate sul campo di regata olimpico, inoltre hanno vinto le ultime due gare del 2020 (Kieler Woche ed Europei) prima di cominciare a preparare nel migliore dei modi l’Olimpiade, di conseguenza partono con l’obiettivo minimo di una medaglia a Tokyo.

Italia competitiva anche nel windsurf (classe RS:X) con due atleti in grande crescita e ormai maturi a livello internazionale per affrontare le Olimpiadi da protagonisti. Mattia Camboni ha raggiunto una costanza di rendimento impressionante ed è reduce da una striscia di tre secondi posti consecutivi in regate di primo piano, dopo aver dimostrato di poter fare anche l’ultimo passo per la vittoria nell’estate del 2018 tra Giochi del Mediterraneo e Campionati Europei. Il favorito n.1 per l’oro sarà il fuoriclasse olandese Kiran Badloe, ma il 25enne di Civitavecchia è subito alle sue spalle nella possibile bagarre per i restanti gradini del podio.

Ambizioni importanti anche in campo femminile con Marta Maggetti, fresca vincitrice della tappa di Coppa del Mondo a Medemblik e autrice di un percorso estremamente solido in questo quinquennio olimpico. La 25enne cagliaritana ha chiuso gli ultimi quattro Mondiali nelle prime 7 posizioni, senza riuscire però ancora a fare l’ultimo step per salire sul podio, quindi va considerata una possibile outsider nella lotta per le medaglie a Enoshima dietro alle favoritissime Charline Picon e Lilian De Geus.

Discorso simile nel 470 femminile anche per l’equipaggio formato da Elena Berta e Bianca Caruso, ormai stabilmente nelle prime 5-6 posizioni a livello mondiale in ogni regata da due anni a questa parte. Lo scorso marzo si sono sbloccate ai Mondiali di Vilamoura portando a casa la prima medaglia (un bronzo) in un grande evento, nella speranza di ripetersi anche nel contesto olimpico.

Foto: Pagina FB FIV

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