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Volley, Olimpiadi 2021: l’Italia di Zaytsev, Juantorena e Giannelli. Inatteso stop di Lanza. L’analisi dei convocati

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Ivan Zaytsev, Osmany Juantorena, Simone Giannelli: sono queste le tre stelle attorno a cui ruota l’Italia e ovviamente saranno loro a trascinare la Nazionale di volley durante le Olimpiadi di Tokyo 2021. Lo Zar sarà il capitano e avrà il compito di guidare la squadra verso una nuova magia, dopo aver conquistato due medaglie nelle ultime due edizioni della rassegna a cinque cerchi (bronzo a Londra 2012 e argento a Rio 2016). L’opposto è imprescindibile al funzionamento dell’intero sestetto, anche perché ha la personalità e l’esperienza necessarie in determinati contesti, senza dimenticarsi che è reduce da una buona annata agonistica in Russia.

A Zaytsev non è andata giù la finale persa cinque anni fa contro il Brasile, proprio come non è stata digerita da Osmany Juantorena. La Pantera ha lavorato duramente per restare ai massimi livelli, ha giganteggiato con la maglia di Civitanova nell’ultima stagione (ha vinto lo scudetto) e il suo rendimento è sempre quello dei giorni migliori. Lo schiacciatore rappresenterà una bocca da fuoco di livello eccezionale, garantisce quantità di punti importanti e quando entra nel ritmo partita assicura una continuità impressionante in termini di rendimento.

Ad azionare i due attaccanti di punta sarà il regista Simone Giannelli. Anche il giovane palleggiatore era in campo al Maracanazinho ormai un lustro fa, nell’atto conclusivo non fu impeccabile e la voglia di rivalsa del Leoncino è altissima. La sua annata a Trento è stata positiva, anche se c’è ancora dispiacere per aver perso la Finale della Champions League. Il CT Chicco Blengini è partito da queste tre sicurezze per costruire la formazione che parteciperà ai Giochi, in programma dal 23 luglio all’8 agosto. Le sorprese riguardano altre pedine della rosa che cercherà di essere protagonista nel Sol Levante.

L’esclusione dello schiacciatore Filippo Lanza, protagonista a Rio 2016 e da anni titolare in Nazionale, ha indubbiamente fatto rumore. Il martello era reduce da un buon campionato con la maglia di Monza e l’apporto in termini di punti non era mai mancato, ma evidentemente non è bastato per convincere il tecnico piemontese. Sono stati preferiti di banda Jiri Kovar (al grande ritorno in azzurro), Alessandro Michieletto e Daniele Lavia.

Gli ultimi due sono giovani e hanno enormi margini di miglioramento, selezionarli è stato sicuramente coraggioso e non sarà semplice per loro catapultarsi nella competizione più importante al mondo. Kovar è utile perché abile a inserirsi anche a partita in corso ed è ottimo in fase ricettiva, l’ideale per bilanciare gli equilibri in campo come ha evidenziato il CT nelle sue brevi dichiarazioni di accompagnamento alla diramazione delle convocazioni.

Matteo Piano e Simone Anzani sono i due centrali titolari designati: per esperienza e rendimento in campo è la scelta migliore, senza dimenticarsi anche degli equilibri di spogliatoio, all’interno del quale entrambi ricoprono un ruolo di primaria importanza. Garantiscono ottime soluzioni a muro e in fase offensiva, il rendimento in Nazionale è sempre stato molto alto e sono due chiamate ineccepibili. La sorpresa può essere quella di Gianluca Galassi, anche se la sua ultima annata a Milano è stata interessata e averlo preferito a Fabio Ricci è legittimo: dovrà farsi trovare pronto quando verrà chiamato in causa.

I secondi di Giannelli e Zaytsev saranno Riccardo Sbertoli e Luca Vettori. Da capire se e quanto spazio avranno a disposizione, va evidenziato che l’opposto ha vinto il ballottaggio con Gabriele Nelli, probabilmente perché garantisce più variazioni e più esperienza. Massimo Colaci è il grande veterano, sarà l’unico libero a disposizoine e avrà un ruolo determinante in questa spedizione. L’Italia non è tra le grandi favorite e probabilmente è inferiore a Polonia, Brasile, Russia, USA ma ha tutte le carte in regola per giocarsela.

Foto: FIVB

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