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Wimbledon 2021: Ashleigh Barty riporta l’Australia in finale 41 anni dopo. Vittoria in due set su Angelique Kerber
Ashleigh Barty è la prima finalista del torneo femminile di Wimbledon 2021. La numero uno del mondo ha sconfitto in due set la tedesca Angelique Kerber con il punteggio di 6-3 7-6 dopo poco meno di un’ora e mezza di gioco. Prima finale ai Championships della carriera per Barty, che può regalare il titolo all’Australia quarantuno anni dopo la vittoria di Evonne Goolagong contro Chris Evert.
Una partita giocata meglio dalla numero uno del ranking, che ha chiuso con 8 ace e soprattutto l’88% di punti vinti con la prima di servizio. Barty ha ottenuto anche più vincenti (38) rispetto ad una Kerber (16), che deve recriminare per un secondo set che sembrava già vinto e che invece poi ha perso malamente al tie-break.
Inizio di partita scoppiettante con Kerber che si procura subito due palle break. Barty riesce a recuperare ed è lei poi a strappare la battuta nel game successivo alla tedesca. La numero uno del mondo annulla una chance di controbreak nel quarto game ed allunga sul 3-1. L’australiana non concede più occasioni a Kerber e fa sua la prima frazione con il punteggio di 6-3.
Nonostante il set perso, Kerber parte meglio nel secondo parziale ed ottiene il break in apertura. La tedesca annulla poi due palle del controbreak nel quinto gioco e si porta prima sul 4-1 e poi sul 5-2. La numero 28 del mondo sembra avere il controllo della partita ed invece Barty completa la rimonta, vincendo addirittura a zero il nono e decimo game. Kerber torna a vincere un game, ma Barty tiene la battuta e si va al tie-break: Barty domina e si porta addirittura sul 6-0, Kerber rimonta fino al 6-3, ma alla fine l’australiana chiude al quarto match point e conquista l’accesso alla finale.
Tra poco ci sarà la seconda semifinale, che metterà di fronte la ceca Karolina Pliskova e la bielorussa Aryna Sabalenka. Per entrambe sarebbe la prima finale della carriera a Wimbledon e addirittura per Sabalenka la prima in assoluto a livello Slam.
Foto: LaPresse
