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Wimbledon 2021, come può Matteo Berrettini mettere in difficoltà Novak Djokovic
Matteo Berrettini tra meno di ventiquattro ore scenderà sul Centrale di Wimbledon per giocare la sua prima finale Slam. Il tennista romano dall’altra parte della rete si troverà uno che si prepara a vivere questo momento per la trentesima volta in carriera. Novak Djokovic è proiettato verso il suo ventesimo titolo Slam e soprattutto ha messo nel mirino Rod Laver, unico tennista della storia a realizzare il Grand Slam nell’era Open.
Il serbo può sicuramente far valere l’esperienza, ma sa bene che quella di domani è forse la partita più complicata verso il suo incredibile traguardo, nonostante ci sia ancora uno US Open da giocare. Sull’erba Matteo Berrettini è uno dei migliori giocatori del mondo e dal 2019 ad oggi ha perso solamente due partite (contro Goffin e Federer) e soprattutto è in striscia in questa stagione dallo storico successo del Queen’s.
I due si sono da poco affrontati al Roland Garros e per entrambi è un vantaggio conoscere già l’avversario. Sull’erba, però, i valori cambiano notevolmente ed il servizio di Berrettini è un’arma ancora più potente che sulla terra rossa. Matteo ha messo a segno ben 101 ace, nessuno come lui nel torneo ed è chiaro come il servizio sarà fondamentale nel match di domani. Il romano dovrà essere bravo a tenere una percentuale molto alta di prime e soprattutto variare notevolmente le sue battute, fattore che Djokovic ha già sofferto molto contro Shapovalov in semifinale.
Il serbo è uno dei migliori risponditori del circuito e per questo Berrettini dovrà variare molto e non farsi leggere le traiettorie. Anche la seconda palla diventa importante, con Matteo che ha l’obbligo di essere più incisivo rispetto alle partite con Auger-Aliassime ed Hurkacz. Chiaramente Berrettini ha il compito di tenere gli scambi brevi e di girarsi il prima possibile sul suo dritto per prendere il controllo dello scambio.
Djokovic sta servendo benissimo, è il migliore nel torneo per percentuale di punti vinti con la prima (85%), e proprio per questo motivo Berrettini dovrà prestare ancora più attenzione nei suoi game di battuta, perché fare il break al serbo è molto difficile. Una partita che si giocherà anche sulla diagonale del rovescio, sicuramente quella favorevole al numero uno del mondo, che può spingere sul lato sinistro di Matteo e portarlo all’errore, nonostante i miglioramenti dell’italiano con il back.
L’impatto emotivo ad inizio match sarà importante, con Berrettini che non dovrà farsi prendere dall’emozione di questa incredibile e storica prima volta. Il servizio ed il dritto sono pronti e carichi da inizio torneo, Matteo ha la testa giusta e la convinzione di fare la storia, non resta solo che attendere l’inizio della finale.
Foto: Lapresse