Senza categoria
Wimbledon 2021, i promossi e bocciati. Tsitsipas e Sinner flop, Djokovic punta il Grande Slam, Berrettini nella storia italiana
Il torneo di Wimbledon va agli archivi con il risultato che un po’ tutti ci aspettavamo. Novak Djokovic trionfa anche nel terzo trofeo dello Slam contro Matteo Berrettini, battendolo in quattro set. Dopo due settimane di partite, è il momento di capire chi sono i promossi e i bocciati di questa edizione numero 134.
PROMOSSI
NOVAK DJOKOVIC: E come si fa a non mettere tra i promossi il vincitore? Un torneo quasi perfetto per il numero 1 al mondo, che ha perso due soli set durante il suo cammino londinese, al primo turno con Draper e in finale contro Berrettini. Solidissimo quando gli scambi pesavano di più, sagacia tattica alla stregua di un appartenente al Mensa e capacità atletiche di un superuomo. Quarto uomo nella storia a vincere Wimbledon per tre volte di fila e la concreta possibilità di mettersi alle spalle Roger Federer e Rafa Nadal nel conto degli Slam al prossimo US Open, con cui otterrebbe il Grande Slam. Chapeau, Novak.
MATTEO BERRETTINI: E ovviamente, anche l’azzurro merita concretamente di essere inserito fra i promossi. Un grandissimo torneo per il romano, che fino alla semifinale ha avuto sempre, o quasi, il controllo della situazione in mezzo al campo, grazie anche ad una meravigliosa resa al servizio. Si è inchinato a Djokovic in quattro set, ma il serbo è in una condizione meravigliosa e con l’obiettivo di imporsi come il migliore di tutti i tempi. Applausi per Matteo che, arrivando in finale, ha scritto una pagina meravigliosa per il tennis italiano. Ma come ha detto lui stesso subito dopo il match, questo deve essere soltanto l’inizio.
DENIS SHAPOVALOV: Ci si aspettava gli Tsitsipas, i Rublev e i Medvedev, in semifinale ci è arrivato il canadese. Che di talento ne ha a pacchi, ma ha sempre avuto quei passaggi a vuoto che ne hanno impedito la definitiva esplosione. A Wimbledon si è confermato, ma ha limitato i momenti no in favore di quelli sì, regalando alcuni dei momenti più appassionanti di questo torneo come la rimonta su Karen Khachanov. Il ko con Djokovic arriva in tre set, ma perdendo per dettagli: il suo soggiorno a Londra può essere quello della definitiva esplosione.
HUBERT HURKACZ: Dopo il successo su Jannik Sinner a Miami, il polacco era un po’ scomparso dai radar, raccogliendo pochissime soddisfazioni nei tornei sulla terra, non proprio la superficie a lui affine. Arrivati sull’erba, più ideale ad un ‘big server’ come lui, è tornato a viaggiare come un treno, prendendosi gli scalpi di Daniil Medvedev e soprattutto di Roger Federer. Si è arreso a Berrettini in semifinale, un giocatore a lui simile ma che fa tutto un po’ meglio: intanto il primo colpo negli Slam è arrivato, e partirà da lì per crescere ancora di più.
BOCCIATI
STEFANOS TSITSIPAS: Sapevamo che l’erba non fosse la sua superficie più amata, ma non ci aspettavamo sicuramente un’uscita di scena così prematura. Purtroppo per lui, il greco è incappato in un giocatore assai fastidioso come Frances Tiafoe, ma vederlo perdere immediatamente senza nemmeno strappare un set non ce lo aspettavamo proprio. Avrà da lavorare per essere più competitivo sui prati verdi inglesi, un’eliminazione al primo turno per un giocatore come lui è ben poco accettabile.
JANNIK SINNER: Ed un altro che necessita di lavorare moltissimo su questo campo è Sinner. In vita sua ha giocato davvero poco sull’erba, e sia con Jack Draper al Queen’s, che a Wimbledon con Marton Fucsovics, ha palesato parecchie difficoltà nell’essere continuo sulla superficie. A sua discolpa c’è anche il cammino dello stesso ungherese, spintosi fino ai quarti di finale contro Djokovic, quindi sicuramente non un giocatore da buttar via. Però l’azzurro necessita di recuperare quelle certezze che aveva fino ad aprile: l’impressione è che si stia lavorando tanto per arricchire il suo gioco, ma in questo momento sia ancora disorientato. La parte difficile della sua stagione ora è alle spalle, ora ci sarà il cemento ad attenderlo.
Foto: LaPresse