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Wimbledon 2021, Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego riportano due italiani agli ottavi dopo 66 anni!
Le possibilità c’erano e i nostri “eroi” non hanno deluso. Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego si sono qualificati agli ottavi di finale di Wimbledon realizzando un’impresa storica per l’Italia: mai nell’Era Open (1968) due tennisti italiani si erano qualificati nella stessa edizione al quarto turno nel Tempio del tennis.
Il Bel Paese aveva avuto due rappresentanti agli ottavi nel 1949 con Rolando Del Bello e Gianni Cucelli e nel 1955 con Beppe Merlo e Nicola Pietrangeli. Sono trascorsi dunque 66 anni dall’ultima volta e questo dato certifica l’ottimo stato di salute che sta vivendo il movimento tennistico maschile in questo magico 2021. Gli azzurri, tradizionalmente ritenuti poco adatti all’erba, sono sempre più prossimi a una versione “erbivora” citando il successo di Berrettini nel celebre torneo del Queen’s e la Finale conquistata da Sonego a Eastbourne. Niente nasce dal caso e tutto è frutto di un lavoro sistemico che la Federtennis, in collaborazione coi circoli privati, tecnici e tennisti, è stata in grado di attuare.
Parlando di numeri, sono davvero notevoli le statistiche di Berrettini: il successo contro lo sloveno Aljaz Bedene è il numero 20 negli ultimi 22 match disputati sull’erba, superficie sulla quale in stagione vanta un 8-0 e al quarto turno affronterà il bielorusso Ilya Ivashka con la chance di conquistare per la prima volta in carriera i quarti in questo Major.
Per Sonego, a segno contro l’australiano James Duckworth (6-3 6-4 6-4), si dovrà attendere il vincente tra il padrone di casa Cameron Norrie e la leggenda vivente Roger Federer ed è chiaro che in quest’ultimo caso il confronto sarebbe altamente affascinante. Facendo il bilancio della situazione gli unici azzurri a centrare l’accesso agli ottavi nella storia nell’Era Open sono stati Adriano Panatta nel 1979, Davide Sanguinetti nel 1998, Gianluca Pozzi nel 2000, Andreas Seppi 2013, Matteo Berrettini due volte (2019 e 2021) e appunto Lorenzo Sonego.
La speranza è di continuare ad aggiornare ulteriormente le pagine di storia.
Foto: LaPresse