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America’s Cup e uno stallo infinito: dove e quando la prossima edizione? Tutti gli scenari: risposta il 17 settembre

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La America’s Cup è in fase di stallo quando manca poco più di un mese alla fatidica data x. Entro il prossimo 17 settembre, infatti, Team New Zealand dovrà comunicare dove e quando si disputerà la prossima edizione della competizione sportiva più antica al mondo. I detentori della Vecchia Brocca hanno fatto melina negli ultimi cinque mesi (tanto è passato dal trionfo contro Luna Rossa nella baia di Auckland) e per il momento non ci sono certezze sul futuro della manifestazione, ma soltanto tanti punti interrogativi e lo scenario è decisamente nebuloso. All’orizzonte non ci sono novità di rilievo e nelle ultime settimane non ci sono stati degli sviluppi interessanti, quantomento acclarati e noti ai più.

Francesco Bruni, timoniere di Luna Rossa, aveva smosso le acque in un’intervista concessa a OA Sport, dichiarando di non capire l’atteggiamento dei Kiwi e incitandoli a darsi una mossa. Affermazioni che hanno riscosso un certo successo dall’altra parte del mondo a livello mediatico, ma che non hanno di certo spostato di un millimetro il sodalizio guidato dal CEO Grant Dalton: silenzio totale e bocce ferme. Team New Zealand aveva rifiutato i circa 60 milioni di euro offerti dal Governo locale per mantenere la Coppa America nel Golfo di Hauraki e sta valutando le varie opzioni all’estero, ma ci sarebbero tantissime proposte sul tavolo e in sostanza l’incertezza regna sovrano. Tra l’altro è comunque viva la possibilità di restare in Nuova Zelanda, anzi Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa, è sicuro che alla fine non si andrà all’estero e che si regaterà ad Auckland nel 2024.

E le location all’estero? Si è parlato tantissimo dell’Isola di Wight (dove andò in scena la prima edizione nel 1851), anche perché l’opzione britannica è molto gradita a Ineos Uk, Challenger of Record. Cork (Irlanda) è spuntata fuori in maniera prepotente, Valencia (Spagna) è gradita ma il sindaco ha parlato dei debiti che ci si trascina dalle due campagne degli anni 2000, piacciono i petrodollari di Oman, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e le vie che portano in Cina e a Singapore. Ma se, per riprendere il verbo di Checco, non ci si dà una mossa… Questo stallo fa male all’evento e complica il lavoro di tutti i pretendenti al titolo, perché sta bloccando il lavoro e la progettazione della campagna. Ah, le date? Tema non trattato mai a sufficienza, ma a questo punto sembra che si vada verso il 2023 o il 2024.

Foto: Credit ACE Studio Borlenghi America’s Cup Press

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